Caso Cidas. Lodi ricorre in Appello
Sette motivi per cui la sentenza di primo grado che ha condannato Nicola Naomo Lodi per induzione indebita va riformata o annullata
Sette motivi per cui la sentenza di primo grado che ha condannato Nicola Naomo Lodi per induzione indebita va riformata o annullata
Una stretta di mano ha sigillato il passaggio di testimone tra l’amministratore unico uscente di Sipro – Agenzia dello Sviluppo, Stefano di Brindisi e Paolo Govoni, attuale vicepresidente della Camera di Commercio di Ferrara
Il tribunale di Milano ha dissequestrato i beni confiscati - agli inizi di aprile - alla ditta Zoffoli Metalli Srl di Tamara, azienda copparese finita al centro della maxi-operazione del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Trieste contro il traffico illecito di rifiuti
Ancora un grave incidente in via Comacchio dove, nel tardo pomeriggio di mercoledì 30 aprile, una donna di 30 anni e una bambina di 5 anni - mamma e figlia - sono state investite mentre stavano attraversando la strada all'altezza del civico 195, poco dopo la rotonda di via Caldirolo
Tra maggio 2022 e aprile 2023 avevano seminato il panico tra Argenta, Comacchio e le province di Ravenna e Bologna, mettendo a segno tredici furti di mezzi agricoli. La loro attività criminale però non ha avuto vita lunga e - dopo mesi di indagini - i carabinieri li hanno rintracciati e arrestati
“In un modo o nell’altro la signora è stata privata delle sue sostanze“. Lo sostiene, davanti al giudice Marco Peraro, la pm Isabella Cavallari per chiedere al tribunale di rigettare le eccezione sollevate dalla difesa di un uomo imputato di truffa, furto e circonvenzione di incapace.
Si tratta del 65enne Massimo Restivo Caponcello, il cui avvocato, Claudio Mazzoni, ha sollevato in aula perplessità in merito alla qualificazione delle ipotesi di reato in capo al suo assistito.
Mazzoni contesta il fatto che a suo modo di vedere tre capi (truffa, furto e circonvenzione di incapace) sarebbero “alternativi o ibridi”.
Di parere contrario la pubblica accusa, così come la parte civile rappresentata dall’avvocata Irene Costantino.
L’accusa per l’imputato è quella di furto, truffa o circonvenzione di incapace per aver sottratto a una signora ferrarese 89enne, con l’aiuto di un complice oggi deceduto, una somma intorno ai 400mila euro. Alle tre imputazioni precedenti si aggiungono indebito utilizzo e furto in abitazione di carte di pagamento mentre il 65enne è a processo anche per detenzione o accesso a materiale pedopornografico.
Ad aver architettato il tutto, secondo le risultanze investigative, sarebbe stato Restivo, vicepresidente dell’organizzazione benefica Ico United Planted Onlus e delegato presso le Nazioni Unite. L’uomo risiedeva nello stesso stabile della signora e sarebbe riuscito a carpirne la fiducia tanto da sottrarle consistenti somme.
I modi con cui sarebbe riuscito a sottrarle paiono variegati, dalla donazione di denaro per beneficenza a realtà benefiche a lui collegate fino a bonifici diretti sul suo conto avvenuti probabilmente anche grazie alla sottrazione dello smartphone in cui era presente l’app per l’home banking.
L’imputato sarebbe anche riuscito a prelevare direttamente somme di denaro dai conti della signora e si sarebbe fatto nominare procuratore del patrimonio nonché futuro amministratore di sostegno.
Si torna in aula il prossimo 21 gennaio.
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