Vigarano
23 Dicembre 2024
Dopo l'intervento del Sunia, Francesca Lambertini e Mauro Zanella spiegano le difficoltà dei Comuni nell'accesso ai fondi e propongono un cambio di approccio

Emergenza abitativa: fondi inutilizzati e burocrazia complicano il lavoro

di Redazione | 3 min

Leggi anche

Quanto sono cambiate le pratiche del caporalato?

Intervento di Ilaria Baraldi, Portavoce della Conferenza Donne democratiche di Ferrara. "Andare a votare e votare 'si' ai 5 referendum un primo indispensabile passo per costruire un modello di società più giusto e equo"

25 Aprile. Quello che non è stato compreso

L’elemento storico e politico che distingue la violenza nazifascista dagli episodi violenti è l’imputabilità dei primi a una volontà diretta dei vertici nazifascisti di insanguinare, prima negli anni del regime e poi nella lenta ritirata, il nostro paese

“Leggiamo con interesse quanto scritto dal sindacato Sunia il 20/12 relativamente all’emergenza abitativa e ai fondi stanziati dal Governo”. Mauro Zanella e Francesca Lambertini, componenti di Fratelli d’Italia e rispettivamente vicesindaco e assessore all’Ambiente e alle Politiche sociali di Vigarano Mainarda, vogliono condividere una riflessione su quanto dichiarato dal sindacato Sunia e pubblicato da Estense.com.

“L’emergenza abitativa è una problematica molto grave che conosciamo bene. Agli uffici comunali arrivano tante richieste di persone che cercano disperatamente un alloggio. Persone che hanno gravi difficoltà economiche che chiedono di entrare nelle graduatorie delle case popolari e chi, anche avendo il lavoro e la disponibilità economica non riesce a trovare una abitazione. Tante richieste e pochi immobili disponibili”.

Francesca Lambertini – “Come amministratori ci troviamo molto spesso a discutere di queste problematiche in seno al Tavolo delle Politiche abitative. Sono tre anni che partecipo a questi incontri e ho visto il grande lavoro che viene fatto in sinergia fra i comuni i sindacati, Acer e tutti i soggetti coinvolti. Ciò di cui mi sono resa conto, sia su questo tavolo di incontri che su altri, è che i fondi che vengono messi a disposizione spesso non vengono utilizzati interamente”. I fondi messi a disposizione dal Governo passano alle Regioni che ne regolamentano l’utilizzo e, in ultimo, ai Comuni che devono utilizzarli. Vincoli e regole imposte per il loro utilizzo, alle volte sono tali da rendere impossibile ai Comuni di poterli utilizzare.

Francesca Lambertini – “È necessario fare una riflessione approfondita su questo tema per vedere dove si crea il problema e se si possono attivare procedure per rimuovrre gli ostacoli per utilizzare pienamente i fondi a disposizione. Un caso emblematico è quello relativo al progetto “Patto per la Casa” promosso dalla Regione Emilia-Romagna per far fronte al problema dell’emergenza abitativa. L’iter burocratico è stato avviato con la DGR 2115 del 13/12/2021 che dava il via al progetto finanziato con risorse statali per €4.668.000,00 . Erano previste diverse misure di intervento alcune per incentivare i proprietari delle abitazioni sfitte a metterle sul mercato, con fondi a garanzia della morosità e anche degli eventuali danneggiamenti, e altri aiuti previsti per aiutare gli affittuari prevedemdo affitti calmierati, nessuna fideiussione e/o anticipo da dare e altro ancora. Un bel progetto molto copioso che ha visto i Comuni dell’Emilia-Romagna lavorare per quasi tre anni con incontri, tavoli di lavoro, gruppi tecnici, e tanti atti passati nelle Giunte e nei Consigli Comunali. Appena passate le elezioni regionali tutto questo lavoro è stato letteralmente buttato via poiché i fondi sono stati ritirati dalla Regione visto che, cosi si legge nelle motivazioni, avevamo solo 6 mesi per far stipulare dei contratti. Tre anni per costruire il progetto e solo 6 mesi di tempo per poterlo utilizzare. Pare evidente che sia necessaria una riflessione sulla gestione dei fondi pubblici, perchè se il Governo o l’Europa, stanziano dei fondi e poi si bloccano a livello Regionale o ad altri livelli, questo produce un doppio danno. Da un lato non si raggiunge l’obbiettivo e dall’altro vengono tolte risorse ad altre tipologie di interventi”.

Mauro Zanella – “È paradossale oggi attaccare il Governo sui temi dell’emergenza abitativa pensando a cio che poteva essere fatto su questo problema incidendo sull’edilizia popolare. Se si fossero utizzati con più oculatezza i fondi sprecati con il 110 % avremmo potuto avere una ristrutturazione massiva dei tanti appartamenti vuoti di edizia popolare invece che seconde case e ville al mare ristrutturate con i fondi pubblici”.

Francesca Lambertini – “Il lavoro oggi da fare non è solo pungolare il Governo sui fondi da mettere ma cercare di verifcare se e come vengono spesi quelli che gia sono stati stanziati. Questo sarebbe gia un grosso passo avanti”.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com