Anna Zonari in visita al Petrolchimico insieme ad alcuni candidati della lista La Comune di Ferrara, ha partecipato martedì 21 maggio a un incontro organizzato al dopolavoro per incontrare le lavoratrici e i lavoratori e illustrare il proprio programma. “Centrale – dice – la necessità di una transizione a un’economia verde e circolare, all’interno di una cornice di sostenibilità economica, sociale e ambientale”. Un percorso che può trovare opportunità di finanziamento nel Green Deal europeo e nella Programmazione dei Fondi strutturali (2021-2027), all’interno dell’obiettivo “un’Europa più verde” (che stanzia il 30% del Fondo europeo di Sviluppo Regionale per programmi rivolti alla transizione energetica, all’economia circolare e al cambiamento climatico).
“Il Centro Ricerche Giulio Natta di Basell Poliolefine Italia (gruppo Lyondellbasell) – ricorda Zonari – da decenni si caratterizza come un’eccellenza a livello internazionale nell’ambito della ricerca e dell’innovazione di materiali termoplastici di ampio utilizzo nei settori biomedicale, automobilistico, edilizio e industriale”. Recentemente ha ricevuto il Premio Giusta Transizione da parte di ASviS (l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile), in un settore “strategico e cruciale nella tecnologia del riciclo molecolare della plastica”.
“Nonostante questi indubitabili e continui successi – aggiunge la candidata sindaca de La Comune di Ferrara -, la chimica italiana e quella ferrarese in particolare continua a essere trascurata e costretta a fare i conti con una mancanza di piani industriali nazionali necessari a valorizzare il Polo tecnologico ferrarese come tra l’altro ben evidenziato in un recente articolo del Cds Cultura di Ferrara (Centro ricerca Documentazione e Studi economico sociali)”. Riassumendo: oltre a un necessario piano di efficientamento, sarebbe necessaria una strategia complessiva per rilanciare la chimica nazionale e quella del territorio ferrarese.
Nei suoi 80 anni di vita ricorda Zonari, il Petrolchimico si è imposto non solo per le produzioni, per l’attività della Ricerca, per le competenze e lo zelo dei lavoratori, ma anche per l’impegno verso la sicurezza e l’ambiente, l’unità al suo interno, con l’esperienza del Consiglio di Fabbrica a partire dagli anni ‘60, la parità di genere (soprattutto dagli anni ’80 sono assunte molte donne con mansioni tecniche), la formazione continua e i progetti scuola, il rapporto con il territorio”.
Anche oggi ci si trova di fronte un’altra “opportunità di sviluppo del Petrolchimico sempre grazie al Centro Ricerche Giulio Natta, ora proprietà di Lyondellbasell, con la tecnologia MoReTec, che permette di riciclare la plastica con effetti positivi per l’ambiente, per l’occupazione e per l’economia, grazie alle competenze di livello mondiale dei ricercatori”.
Ecco quindi che “un’amministrazione può e deve intraprendere iniziative con Ministero, Regione, Università, società che operano nel Polo chimico, Hera, Istituti tecnici per individuare sinergie, economie di scala e pratiche di economia circolare, allo scopo di caratterizzare Ferrara come ‘Polo nazionale del riciclo della plastica’”. Questo per far sì “che le ricadute della ricerca e dell’innovazione vadano anche a beneficio della comunità locale, a partire dai 4000 lavoratori e lavoratrici impegnati direttamente o indirettamente (indotto) nel Polo Chimico. E’ compito della politica favorire dialogo, collaborazione, ricerca di soluzioni, per creare un circuito virtuoso e sostenibile delle materie plastiche, nuove opportunità lavorative per i giovani laureati e diplomati nel campo della chimica verde, collaborazioni tra ricerca universitaria e ricerca industriale, scuole per il recupero riciclo e riuso di materia ed energia, creazione di un Polo Tecnologico per il Riciclo Integrale dei materiali”.
“La transizione – conclude Anna Zonari -verso criteri sempre più stringenti di economia circolare, verso una nuova industria sostenibile è possibile, lo stanno facendo in tanti parti del mondo. Non possiamo più permettere che la ricerca e l’innovazione non trovi sbocchi concreti nell’economia e nel lavoro sul nostro territorio”.
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