di Ilaria Baraldi
Nel marzo del 2020, durante la prima ondata della pandemia di covid 19, il Comune di Ferrara – nella persona del suo rappresentante pro tempore Sindaco Alan Fabbri – ha sollecitato la solidarietà dei cittadini ferraresi per sostenere l’ospedale, attivando un conto corrente ad hoc per i versamenti che sarebbero dovuti andare appunto al Sant’Anna di Cona. Grazie alle donazioni si è velocemente raggiunta la cifra di quasi 50.000 euro.
Scopriamo a distanza di 4 anni che nemmeno un euro di ciò che il Comune ha raccolto è stato indirizzato all’ospedale. Le giustificazioni del Direttore Generale Mazzatorta sul perché quei soldi non siano stati girati al reale beneficiario suonano stonate come una campana crepata.
Durante la pandemia se ne sono viste tante, e il nostro comune non ha fatto eccezione. Basti ricordare l’acquisto di mascherine non idonee, la pagliacciata di Lodi che tendeva la trappola alla povera edicolante di via Bologna, sempre Lodi che festeggiava per le strade deserte con musica e salame o inseguiva l’innocuo runner.
Ma non dimentichiamoci le migliaia di euro statali in buoni spesa, per accedere ai quali i criteri di selezione e il metodo erano tutt’altro che trasparenti ma come al solito discriminatori.
Ma qui andiamo oltre. Qui siamo al livello di Chiara Ferragni con l’uovo di Pasqua.
Ci sarà un iter giudiziario e vedremo quale sarà l’esito. Ma nel frattempo non può non levarsi alta l’indignazione delle cittadine e dei cittadini ferraresi presi in giro da Fabbri & Co.
Chi ha donato credendo che i suoi soldi sarebbero arrivati all’ospedale e chi ha creduto nel bel gesto della giunta oggi non può che trovare indecente scoprire come sono andate le cose, e leggere le penose giustificazioni dell’amministrazione.
Ma anche chi non ha donato e pure chi non ne sapeva nulla e legge oggi per la prima volta di ciò che è accaduto deve sentirsi offeso e preso in giro. Avendo vissuto da vicino questa amministrazione in consiglio comunale, io non sono particolarmente sorpresa da ciò che è accaduto.
Giudico la maggioranza consiliare prona al volere della giunta, inadeguata alla sua funzione di controllo e indirizzo e giudico Fabbri e la sua giunta politicamente spregiudicati e senza vergogna alcuna.
Spero che questo ennesimo episodio di brutta politica, questa modalità di amministrare la cosa pubblica e quindi anche le risorse, il denaro pubblico come fossero cosa loro, indigni e disgusti non solo me ma arrivi finalmente alle orecchie e al cervello delle tante persone che andranno a votare a giugno.
Perché una cosa è certa: se una cosa del genere fosse capitata 5 anni fa, se a fare una cosa simile fosse stata una amministrazione di centro sinistra, il sindaco si sarebbe ritrovato i cittadini giustamente infuriati sullo scalone a pretendere spiegazioni e probabilmente a lanciargli insulti e pomodori.
A questi pare che vada tutto bene, invece, e che possano fare qualsiasi cosa.
Da questi pare che i ferraresi si facciano gabbare allegramente senza nemmeno fare un plissè.
Per cui il mio appello va ai miei concittadini: svegliatevi e chiedete conto a chi governa di come spendono i vostri soldi!
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