Spal
28 Aprile 2024
Il direttore dell’area tecnica non si sbilancia sul proprio futuro: “Con Tacopina abbiamo visioni diverse su alcuni aspetti”

Spal, Fusco fa il punto: “Non possiamo essere contenti ma abbiamo una base su cui costruire”

di Redazione | 6 min

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di Marcello Ferron

Domenica 28 aprile la Spal ad Olbia cercherà di chiudere al meglio la stagione con la quarta vittoria consecutiva, in una partita tra due squadre che non hanno però più nulla da chiedere al campionato. In conferenza stampa ha parlato il direttore dell’area tecnica Filippo Fusco, che ha fatto il punto della stagione ma non si è voluto sbilanciare sul proprio futuro personale.

“Chiaramente non possiamo essere soddisfatti – esordisce Fusco – non si può festeggiare una salvezza alla Spal perché le aspettative erano molto diverse. Quando si retrocede ci si porta dietro molte scorie, abbiamo avuto diversi infortuni, quando la squadra è stata a ranghi compatti nelle ultime giornate ha dimostrato di poter tenere il passo delle prime. Spesso in Serie C sui risultati incidono anche fattori non prettamente tecnici. E’ stato un piacere ed un onore avere avuto la fiducia del presidente per poter lavorare alla Spal, mi sono emozionato a vedere il pubblico incredibile nella partita con il Pineto domenica. Sotto l’aspetto economico siamo riusciti a fare un mercato importante in uscita dal punto di vista economico ed abbiamo ridotto il monte ingaggi di circa il 40% quest’anno, grazie anche alla disponibilità di molti giocatori ad andare in prestito o di rivedere i loro contratti. Sulla visione sportiva non posso essere soddisfatto poiché avevamo obiettivi diversi ad inizio stagione, su quella economica sono contento perché siamo riusciti a ristabilizzare i conti”.

Su eventuali rimpianti nelle campagne acquisti: “Ovviamente visti i risultati come ho detto non si può essere soddisfatti. Ad inizio campionato tutti gli addetti ai lavori mettevano la Spal ai primissimi posti, con la rosa tra le migliori assieme a Cesena e Perugia. Questo poi non è avvenuto e dobbiamo chiederci il perché, in parte a causa degli infortuni, in parte perché magari si sono sopravvalutati alcuni giocatori, altri non sono riusciti ad esprimere il loro potenziale fino in fondo o lo hanno fatto solo nella seconda parte di stagione. Sono soddisfatto del mercato di gennaio perché siamo riusciti a dare alla squadra cose che le mancavano con gli arrivi di Buchel, Petrovic, Zilli ed il rientro di Galeotti. Abbiamo una base su cui costruire”.

Fusco non si sbilancia sul proprio futuro: “E’ stato un anno nel quale conoscersi meglio con il presidente, che avevo già incrociato brevemente a Bologna. Con il presidente abbiamo, come normale che sia, culture, formazioni e visioni diverse, quando non c’è una totale identità di vedute c’è un’entità superiore che è il club che farà le proprie valutazioni. Abbiamo punti di vista differenti su diversi aspetti, e ciò può essere anche un arricchimento come in alcuni casi può creare dei cortocircuiti in alcuni aspetti, vedremo nelle prossime settimane, ma la cosa più importante non è il mio futuro ma quello della Spal. C’è una base tecnica e morale sulla quale costruire”.

Sui contratti in scadenza a fine stagione: “Abbiamo la possibilità di far restare alla Spal tutti i giocatori in prestito, dal mio punto di vista la continuità è un valore, per loro la Spal è una priorità, poi le valutazioni verranno fatte nel mese di maggio. La stessa cosa vale per il mister, Di Carlo l’ho scelto io e sono orgoglioso di averlo scelto, quest’anno c’è stato un momento difficile e l’esonero è stata una sofferenza per me visto il rapporto che abbiamo. Quando è tornato ha fatto molto bene nella seconda parte di campionato, nella prima parte ha pagato anche lui situazioni difficili, come anche Colucci che ringrazio per il lavoro svolto”.

Sulle ambizioni per la prossima stagione: “Come ho detto la continuità secondo me è un valore aggiunto. Il vero vantaggio a mio parere è che le scorie accumulate con una doppia retrocessione in pochi anni con il tempo si sono ridotte e la squadra è cresciuta. I giocatori arrivati hanno capito l’importanza della Spal e si conoscono meglio, risalire in fretta è possibile ma è molto difficile ed abbiamo visto diversi esempi in questi anni. La Serie C è un campionato molto equilibrato come dimostrano i successi di squadre non accreditate ad inizio stagione come Mantova e Juve Stabia. Sono sicuro che questa sia una squadra competitiva, poi entrano in gioco tanti fattori che bisogna essere bravi a portare dalla propria parte”.

“Io non mi do pagelle – prosegue Fusco – le valutazioni non si fanno solo sul mercato ma anche sulla gestione del mercato in sé, sul saper creare uno stato d’animo positivo nella squadra. Sono una risorsa per il club, per esserlo serve un comune sentire da entrambe le parti, sono molto felice dell’opportunità e della fiducia che mi ha dato il presidente Tacopina, non mi sento sotto il giudizio di nessuno se non quello dei tifosi che sono i principali referenti”.

Sui giovani e sulla progettualità: “Sicuramente i giovani per noi sono una priorità, dire chi potrà tornare e chi potrà andare oggi è difficile. Un caso emblematico è quello di Nador, che l’anno scorso ha fatto bene in prestito, quest’anno ad Ancona ha faticato nella prima parte di stagione, a gennaio è rientrato da noi ed ha fatto molto bene. Per l’anno prossimo si dovrà valutare chi mandare in prestito per valorizzarlo nel migliore dei modi e chi potrà trovare spazio alla Spal”.

Fusco poi è tornato sul suo futuro e su possibili divergenze con Tacopina: “Con Tacopina non c’è stata nessuna divergenza, abbiamo due modi di vedere diversi su alcuni aspetti, è una diversità che può essere anche culturale e di formazione. Dovunque è andato Tacopina ha fatto benissimo e sono sicuro che lo farà anche alla Spal che ci sia io o meno. Io do sempre tutto me stesso per il club per il quale lavoro, poi la linea la detta il presidente com’è giusto che sia. Ci sono tante cose da valutare, se potranno essere superate vicendevolmente io sono aperto a tutto, ad oggi non ci troviamo allineati al 100%, ma questo è normale, capita in ogni azienda e in ogni società. Sul futuro non ho dubbi, Tacopina è stato uno dei precursori in Italia a portare investitori stranieri nei club e lo ha fatto sempre in maniera brillante, so quanto ci tiene alla Spal e sono sicuro che potrà farlo con ancora più energia ed entusiasmo anche qui”.

In conclusione il direttore dell’area tecnica ha fatto il punto sugli indisponibili per la partita: “Rabbi non ci sarà perché ha avuto un attacco influenzale, in più non ci saranno i lungodegenti, ci sarà sicuramente Antenucci”. E ‘possibile un turnover, ampio o parziale, da parte di Mimmo Di Carlo, per dare spazio anche a chi ha giocato meno in questa stagione.

Probabile formazione Spal (4-4-2): Meneghetti; Ghiringhelli, Peda, Valentini, Tripaldelli; Edera, Contiliano, Nador, Rao; Antenucci, Petrovic.

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