Il 18 aprile 2024 il gruppo consiliare del Partito Democratico ha presentato in Consiglio Comunale una risoluzione in cui chiedeva la sospensione dell’iter di costruzione di un nuovo padiglione detentivo presso la nostra casa circondariale. Si tratta, come è noto, di un progetto di ampliamento del carcere di Ferrara consistente, appunto, nella realizzazione di un nuovo padiglione all’interno della superficie già occupata dall’istituto.
Sui quotidiani locali di qualche giorno fa è apparsa la notizia che tale risoluzione è stata respinta.
Già in passato, la nostra Camera Penale e il nostro Osservatorio Carcere avevano manifestato le proprie perplessità su tale progetto. L’ampliamento è infatti previsto sull’area verde che attualmente viene utilizzata, nell’ambito di programmi di trattamento intramurario, per la coltivazione e la cura, da parte dei detenuti comuni, degli orti ivi presenti, che verrà perciò inevitabilmente sottratta a tale attività.
La realtà carceraria che già offre, anche nel nostro contesto locale, scarse occasioni di lavoro retribuito all’interno dell’istituto e prevede un esiguo numero di detenuti ammessi al lavoro esterno, avrebbe potuto sollecitare interventi diversi ed una più attenta riflessione sull’individuazione dell’area da destinare al nuovo padiglione.
Quanto, inoltre, agli aspetti organizzativi del progetto, non risultano, ad oggi, previsti speculari interventi di potenziamento dei servizi di mensa, di sanità penitenziaria e di tutti quei servizi trattamentali erogati già per un numero di detenuti in eccesso rispetto ai limiti di capienza consentiti. E tale potenziamento, allo stato, non risulta essere ipotizzato nemmeno per l’organico della Polizia penitenziaria, già colpita da carenze non superate dall’arrivo di sedici nuovi agenti all’inizio del 2023, compensato però dall’uscita di altri otto effettivi.
La nostra associazione coglie, infine, l’occasione per nuovamente sottolineare come la carica del Garante delle persone private della libertà, nonostante l’approvazione del nuovo Regolamento comunale, risulti ancor’oggi colpevolmente vacante, con conseguente evidente aggravio della già difficile situazione all’interno del nostro istituto carcerario.
La Camera Penale Ferrarese
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