Politica
19 Aprile 2024
Respinta la risoluzione in consiglio comunale. Colaiacovo: "L'ampliamento del carcere non risolverà il problema del sovraffollamento che grava sul lavoro del personale di vigilanza, ancora oggi insufficiente e in stato di sofferenza"

Pd e Civici contro il nuovo padiglione detentivo

di Redazione | 2 min

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Respinta la risoluzione del Partito Democratico alla costruzione del nuovo padiglione detentivo. L’ampliamento della casa circondariale ospiterebbe ottanta detenuti e comprenderebbe anche due cortili: un’area destinata a serre per orticoltura, un’area tecnologica esterna e un’isola ecologica.

Contro l’ampliamento della struttura si sono pronunciati Elia Cusinato, primo firmatario della risoluzione, e Francesco Colaiacovo. Hanno espresso in consiglio comunale le attuali criticità della casa circondariale. “Il problema del sovraffollamento resterà invariato – dicono – e si andrebbe ad aggravare con il sottodimensionamento del personale di polizia”. A sostenere la risoluzione anche i Civici Dario Maresca e Roberta Fusari.

“Aldilà della bontà del modello di carceri che si vogliono realizzare – continua Colaiacovo -, è chiaro che un modello non va bene in tutte le situazioni. Chi ha fatto visita al carcere e ha avuto modo di parlare con gli agenti di polizia penitenziaria, sa che sul personale che lavora nel carcere c’è una crisi mostruosa e la loro presenza è altamente insufficiente, e in sofferenza”. La creazione di un nuovo padiglione aggraverebbe dunque, secondo i consiglieri Pd, l’attività di sorveglianza nonché di trasporto in infermeria che resterebbe nell’attuale struttura.

Nel 2012 Ferrara contava 500 detenuti. Ad oggi ce ne sono 344. “Possiamo dire che la situazione sia migliorata – afferma Colaiacovo -, ma siamo sempre in stato di sovraffollamento considerato che la capienza della casa circondariale è di 244”.

Secondo il vicesindaco Lodi, invece, proprio alla luce di questo sovraffollamento “l’unica cosa che possiamo fare oggi è autorizzare l’ampliamento del carcere”. Afferma poi che il padiglione avrà una struttura migliore di quella attuale e che “non è detto che aumentando i padiglioni il personale non venga aumentato”. Ma subito lo incalza Colaiacovo, specificando che “ad oggi non risulta una programmazione di concorsi nei prossimi tre anni”, oltre che per fare questo genere di lavoro non basta essere assunti ma è necessario un percorso di formazione.

Maresca risponde che “riqualificazione è un’altra cosa” perché, come dice anche Colaiacovo, “la qualità della vita non si basa solo sulla qualità architettonica di una struttura, ci vogliono più opportunità educative e di reinserimento sociale. Noi non siamo favorevoli a un carcere più grande con più detenuti. Vogliamo una reale riqualificazione della struttura che già abbiamo e vogliamo un aumento del personale che ci lavora”.

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