Politica
18 Aprile 2024
Il candidato sindaco vuole rappresentare un punto di svolta per la città di Ferrara, difendendo la felicità dei cittadini in ogni ambito della vita sia individuale che collettiva

Giovani, parità di genere e sostenibilità. Ecco il programma di Anselmo

(Foto di Riccardo Giori)
di Redazione | 3 min

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Partecipazione e ascolto. Questi i principali ingredienti di Fabio Anselmo per la ricetta della felicità, da lui inserita come punto fondamentale del suo programma.

Anselmo vuole rappresentare un punto di svolta per la cittadinanza che negli ultimi anni ha affrontato sfide senza precedenti, “e la gestione dell’amministrazione uscente ha mostrato chiari segni di inadeguatezza e mancanza di una visione condivisa sul futuro di Ferrara”.

Tra gli obiettivi del candidato sindaco c’è il nuovo piano urbanistico: stop al consumo di suolo e rigenerazione urbana costruendo una “città dei 15 minuti” che garantisca ai cittadini servizi essenziali vicini e accessibili a tutti, sia in centro che nelle frazioni. Non solo, nella sua idea di città anche la viabilità ricopre un ruolo centrale, per la quale intende realizzare un calendario dei cantieri che tenga conto delle necessità dei diversi quartieri.

Attenzione anche alle frazioni, cavallo di battaglia della Giunta comunale, che da anni, secondo Anselmo, subiscono un continuo spopolamento dovuto alla crescente urbanizzazione del centro. Per valorizzarle, punta sui giovani. Fornire incentivi per l’acquisto di una casa, creare asili e scuole per l’infanzia gratuite e garantire mobilità e accessibilità ai servizi base.

Fabio Anselmo ritiene che la tendenza a sfruttare le aziende che gestiscono i servizi pubblici locali come strumenti di finanziamento di iniziative più disparate, oltre ad essere in contraddizione con la missione delle aziende, si ritorce in termini di partecipazione indiretta della cittadinanza alla spesa pubblica, chiamati a pagare servizi a un costo maggiore e spesso al di fuori dei vincoli di destinazione. Secondo lui ci vuole dunque più trasparenza e condivisione con la città dei programmi aziendali.

La felicità attraversa anche la nostra identità, per Anselmo. Per questo, propone un approccio intersezionale che tenga conto della parità di genere, dell’etnia e della classe sociale di appartenenza e dell’orientamento sessuale. “Diritti sociali e diritti civili si tengono insieme e le soluzioni proposte devono tenere conto del fatto che sono inscindibili come inscindibile è l’unicità di ogni persona” scrive nel suo programma. Potenziare, dunque, gli spazi dedicati alle donne e promuovere un reddito di libertà, affiancato da azioni di prevenzione della violenza di genere attraverso l’educazione e la sensibilizzazione culturale.

L’impegno è rivolto non sono alle fasce più deboli della società, ma anche a quelle che, come ricorda lui stesso, hanno patito le conseguenze della pandemia. Per i giovani “è cruciale adottare un approccio trasversale e integrato” che riduca il disagio e le cause di esclusione sociale. Scuole aperte allora anche al pomeriggio e recuperare o realizzare strutture sportive a libero accesso per tutte e tutti.

Lo sport ricopre un ruolo fondamentale nella sua visione di città. Infatti, intende soddisfare la richiesta, mai accontentata dall’attuale Giunta, di ricostruire lo Skate Park di Ferrara.

“Inseguire la felicità non è un lusso, ma un diritto inalienabile di ogni persona che va difeso e promosso in ogni ambito della vita individuale e collettiva”. E Fabio Anselmo è deciso a inseguirla.

“Siamo consapevoli che siamo di fronte a sfide di portata straordinaria: dobbiamo affrontare coraggiosamente i cambiamenti necessari, contrastare il progressivo ed inesorabile invecchiamento dell’età media della popolazione e la contestuale fuga dei giovani, rilanciare la nostra città con un piano di finanziamenti senza precedenti, come il Pnrr, e rendere finalmente la cittadinanza partecipe delle scelte amministrative”.

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