Marrara. “Abbiamo scelto di essere qua a Marrara perché 5 anni fa siamo partiti da qui e fu una scelta di buon auspicio, portò bene. Avevamo promesso che avremmo dato attenzione e risorse a tutto il vasto territorio della città e alle frazioni e lo abbiamo fatto, portando avanti un programma che ha valorizzato i territori, investendo, sulla riqualificazione, sulla viabilità e sulle nostre eccellenze”. Apre la campagna elettorale con queste parole il sindaco uscente Alan Fabbri per lanciare la sua coalizione verso le prossime amministrative.

Un incontro nel quale traccia un bilancio degli ultimi cinque anni di governo con il fuori programma della presenza tra il pubblico dello sfidante Fabio Anselmo. “Degli oltre 111 milioni che abbiamo portato su Ferrara con il Pnrr – dice – oltre 20 sono stati dedicati proprio alle frazioni. Marrara ne è un esempio: per riqualificare il Palazzone abbiamo dato il via ad un investimento da oltre 5,5 milioni di euro che renderanno questo luogo storico una eccellenza per il cicloturismo. Ma gli investimenti hanno riguardato anche le opere più semplici, quelle necessarie nella vita di tutti i giorni: i marciapiedi, le strade, il verde pubblico. Abbiamo fatto le nostre scelte parlando con i cittadini, ascoltando tutti e dando risposte”.

“Siamo riusciti – continua – a mantenere molte promesse fatte nel 2019 e sono davvero tante le cose che possiamo dire di aver fatto, e le abbiamo fatte con grande impegno e con il cuore. Questo i cittadini lo sanno: tanti mi fermano per strada per ringraziarci, perché abbiamo cambiato il segno di questa città, ci siamo aperti al confronto, abbiamo affrontato i problemi, alcuni gravissimi, che erano stati negati e inascoltati per anni, come quello della sicurezza e della mafia nigeriana che per l’amministrazione di centrosinistra erano solo percezioni”.

Dopo il resoconto degli ultimi anni Fabbri vuole “continuare nella stessa direzione amministrando la città senza pregiudizi ideologici, trattando tutti nello stesso modo a prescindere dall’orientamento religioso, culturale e sentimentale e garantendo ai ferraresi i diritti più importanti. Abbiamo difeso e difenderemo ancora il diritto alla casa attraverso il criterio della residenzialità storica, perché una persona di 85 anni che ha bisogno di aiuto non può essere lasciata indietro per favorire, magari, chi è arrivato pochi giorni fa. Abbiamo gettato le basi per attrarre investimenti e ci spingeremo ancora oltre nella promozione della nostra città del nostro territorio per aprirla verso un dialogo con le altre città importanti e vicina, come Bologna e Padova, e creare lavoro e occupazione. E continueremo a batterci perche i ferraresi abbiano una sanità di qualità che non lascia scappare le professionalità migliori come sta facendo la Regione Emilia Romagna con le sue politiche sbagliate e che non costruisce ospedali lontani 15 chilometri, come ha fatto l’amministrazione del Pd che c’era prima di noi”.

“Durante queste settimane – conclude – molti giovani si sono avvicinati a me per sostenermi. E’ un risultato enorme per un sindaco ed è il segnale che siamo riusciti a rendere i ferraresi orgogliosi della città in cui vivono e più forti e pronti ad affrontare e costruire il futuro. Vogliamo continuare, insieme, nella stessa direzione. Tutti devono fare la loro parte, perché l’impegno e il sostegno che ognuno, è quello che fa la differenza, che ci separa da quello che era prima, che da forza a quello che è oggi e che può essere domani”.