Politica
17 Aprile 2024
L'udienza in rito abbreviato a ottobre. Rinvio a giudizio per il presidente della cooperativa

Caso Cidas. A processo il vicesindaco

di Redazione | 2 min

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Al termine dell’udienza preliminare sul caso Cidas il gup Carlo Negri ha rinviato a giudizio il presidente della cooperativa Daniele Bertarelli. Il vicesindaco di Ferrara Nicola Naomo Lodi ha scelto la strada del rito abbreviato.

Per entrambi gli imputati, accusati di induzione indebita a dare o promettere utilità, i rispettivi processi inizieranno a ottobre.

Per Lodi l’udienza è stata fissata al 29 ottobre. Per Bertarelli, che ha scelto il rito ordinario, il processo inizierà il 2 ottobre.

In vista di entrambi i processi si è costituito parte civile Daniel Servelli, il dipendente sul quale Lodi chiedeva che venissero presi provvedimenti disciplinari.

Secondo la richiesta di rinvio a giudizio del pm Ciro Alberto Savino, che aveva cambiato l’imputazione dall’iniziale concussione, il vicesindaco, abusando della sua qualità o dei suoi poteri di pubblico ufficiale, avrebbe infatti indotto il presidente di Cidas a promettergli indebitamente una utilità.

E l’utilità, sempre secondo l’impianto accusatorio, sarebbe consistita nel colpire attraverso un provvedimento disciplinare il dipendente della cooperativa Daniel Servelli che lo aveva criticato su Facebook (una frase che gli costò un processo per diffamazione aggravata conclusasi con una multa).

I fatti sono noti. Lodi nella famosa lettera choc del 3 maggio 2020 resa pubblica da Estense.com aveva chiesto a Bertarelli di rimuovere il dipendente dall’incarico che stava svolgendo preso l’ospedale di Cona. Fatto “necessario per mantenere sereni rapporti collaborativi con la vostra cooperativa e che vogliamo non vengano meno per colpa di una persona di questo genere”. La collaborazione al tempo prevedeva diversi contratti e appalti per oltre 1 milione e 600mila euro.

Bertarelli non eseguì esattamente quanto richiesto da Lodi, ma procedette comunque alla sanzione disciplinare del richiamo verbale (avvenuto il 27 maggio 2020) e successivamente in un ulteriore avvertimento orale, nel corso di una discussione (registrata da Servelli) il 18 agosto successivo.

Pochi giorni prima Lodi aveva sollecitato nuovamente il presidente: il 14 agosto, in seguito ad altri post critici di Servelli, scrisse a Bertarelli di “valutare seriamente misure di limitazione di queste azioni”, pena il venir meno del rapporto di fiducia tra ente pubblico e società. Il destinatario della missiva rispose, via mail, promettendo l’adozione di nuove misure, che non si sono realizzate. Qui intervenne anche il parere tecnico discorde del responsabile risorse umane di Cidas.

“È un processo privo di contenuti, un niente – commenta il difensore di Lodi, Carlo Bergamasco -, ma questo niente è così tanto ben documentato da spingerci a scegliere il rito abbreviato“.

Quanto al rinvio a giudizio del suo assistito, l’avvocato Simone Trombetti, che assiste Bertarelli, parla di “un esito che ci aspettavamo. Non siamo minimamente sorpresi“.

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