“Tra le istituzioni, ci si rispetta. È inaccettabile che ci si rivolga in questo modo a un amministratore e, in generale, a una persona, chiunque essa sia”. A parlare è il sindaco Alan Fabbri, dopo che Angelo Bonzagni, consigliere comunale di una lista civica di centrosinistra di Cento, lo aveva chiamato in causa indirettamente sotto un post pubblicato su Facebook a sostegno della candidatura di Fabio Anselmo.
“Ti prego Ferrara fai qualcosa per te stessa, liberati dal pesante e panciuto fardello” aveva scritto il consigliere centese di maggioranza, scatenando la protesta della Lega, che ieri (mercoledì 27 marzo) ne aveva chiesto, tramite il segretario comunale Luca Cardi, le dimissioni al grido di bodyshaming nei confronti del primo cittadino ferrarese, che ora risponde agli attacchi.
“È inaccettabile – scrive Fabbri – che un esponente di una corrente politica, che spesso (solo a parole) fa battaglie contro il bodyshaming e che puntualmente vuole insegnarci il rispetto, i diritti civili, la cultura, i valori, i modelli da seguire, possa essere libero di offendere in questo modo. Ho sempre avuto massimo rispetto per tutti e dialogo costante con ogni amministratore, di ogni colore politico, per contribuire insieme al miglioramento del nostro territorio”.
“Ma chiedere di essere attaccati nel merito del proprio lavoro è davvero così esigente? È così difficile scrivere un programma concreto per ribattere a un’idea di città? Al momento, è questo che i cittadini stanno assistendo a Ferrara” aggiunge il sindaco, che ringrazia il suo omologo di Cento, Edoardo Accorsi, “persona che stimo e rispetto”, per avergli “prontamente scritto un messaggio di scuse”.
“Vedete, io ho le spalle larghe – conclude Alan Fabbri – e queste frasi mi sono sempre scivolate addosso senza alcun problema. Ma ormai è diventata per me un’ennesima battaglia da portare avanti, soprattutto per coloro che subiscono questo genere di commenti e non hanno voce per replicare. Lo faccio per far desistere il Bonzagni di turno da altre uscite di questo genere, perché queste frasi possono fare davvero male”.
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