Attualità
28 Marzo 2024
Oltre 2,3 milioni di euro di risorse europee dalla Regione per il "Central Bosc'. Il grande orizzonte verde a est di Ferrara" e la "Infrastruttura verde e blu del Comune di Argenta: il Giardino Primaro"

Infrastrutture contro il cambiamento climatico, finanziati due progetti a Ferrara e Argenta

di Redazione | 3 min

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Nuove aree verdi attrezzate, o miglioramento e rafforzamento ecologico di quelle già esistenti. Interventi di forestazione urbana, di desigillazione del suolo e creazione di pavimentazioni drenanti. E poi giardini della pioggia. Sono solo alcuni dei 17 progetti finanziati dalla Regione con oltre 21 milioni di euro di risorse europee (Programma Fesr 2021-2027) con il Bando per la progettazione e realizzazione di infrastrutture verdi e blu in aree urbane e periurbane. Con l’obiettivo di rafforzare la presenza della natura nelle aree urbane, proteggendo e preservando la biodiversità con un modello di pianificazione e progettazione più attento al cambiamento climatico, ricorrendo al verde anche per rimuovere sostanze inquinanti.

Due di questi progetti riguardano la provincia di Ferrara. Il primo è il progetto denominato “Central Bosc’. Il grande orizzonte verde a est di Ferrara“, che è finanziato per 1.037.794 euro e prevede una nuova area verde attrezzata nel quadrante est della città di Ferrara che congiunge il parco lineare delle mura storiche all’Area di Riequilibrio Ecologico Schiaccianoci. Prevede la realizzazione di ciclopedonali accessibili e semipermeabili, aree dedicate alla fruizione dolce e allo svago, alla forestazione e salvaguardia della fauna autoctona, giardini della pioggia e un nuovo stagno.

Il secondo progetto è intitolato “Infrastruttura verde e blu del Comune di Argenta: il Giardino Primaro“. Il progetto Giardino Primaro, nel paleoalveo del Po (Padus Primarius), trasforma un’area nodale di transito veicolare della città di Argenta in un giardino ibrido, ricucendo relazioni tra il tessuto urbano e il sistema di acque dolci di questo territorio (Area Mab Unesco e Patrimonio Unesco). L’area d’intervento comprende il giardino storico tra via A. Gramsci e via G. Matteotti, le aree libere dell’IC G. Bassani e un tratto della via G. Matteotti. In questo caso il finanziamento è di 1.332.525 euro.

Per gli assessori proponenti Mauro Felicori (Cultura e Paesaggio), Vincenzo Colla (Sviluppo economico), Andrea Corsini (Infrastrutture) e Barbara Lori (Parchi e Forestazione), “con questo bando la Regione Emilia-Romagna ha raccolto la sfida per il contrasto al cambiamento climatico, sollecitando un cambio di paradigma nella progettazione delle aree verdi urbane e periurbane. Le nuove infrastrutture verdi e blu possono migliorare sensibilmente la vita delle città e di chi le vive. Un processo di rinnovazione culturale che, auspichiamo, troverà terreno fertile in tutte amministrazioni coinvolte”.

Su 64 domande presentate, 17 sono risultate finanziabili. Gli Enti interessati sono 14 Comuni, una Unione comunale, un Ente Parco e un’Autorità Portuale. Si tratta dei Comuni di Sasso Marconi, San Lazzaro di Savena e Casalecchio di Reno nel bolognese; Sorbolo Mezzani, Sala Baganza e Fidenza nel parmense; Bellaria Igea-Marina, Riccione e Gatteo in provincia di Rimini; Correggio nel reggiano; l’Unione della Romagna Faentina; Ferrara e Argenta; Bertinoro (Fc); Nonantola (Mo); l’Ente Di Gestione per i Parchi e la Biodiversità Emilia Centrale e l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico centro-settentrionale.

Gli interventi complessivamente riguardano una superficie di circa 230 ettari e hanno la finalità di rafforzare la protezione e la preservazione della natura, la biodiversità, anche per ridurre tutte le forme di inquinamento. Le infrastrutture verdi saranno realizzate in base alla definizione data dalla Commissione europea nel 2013, e cioè come rete di aree naturali e seminaturali pianificata a livello strategico con altri elementi ambientali, progettata e gestita in maniera da fornire un ampio spettro di servizi ecosistemici. Ne fanno parte gli spazi verdi (blu nel caso degli ecosistemi acquatici) e altri elementi fisici in aree sulla terraferma (incluse le aree costiere) e marine.

Si tratta, infatti, di un modello di pianificazione e progettazione più attento al cambiamento climatico. Gli interventi finanziati prevedono, per esempio, operazioni per la realizzazione di verde attrezzato o di miglioramento e rafforzamento ecologico di verde attrezzato esistente, interventi di forestazione urbana, di desigillazione del suolo e creazione di pavimentazioni drenanti con funzioni di impianto di nuove alberature, realizzazione di giardini della pioggia.

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