Attualità
4 Gennaio 2024
Lo shopping interesserà oltre 1,5 milioni di famiglie e ogni persona spenderà circa 137 euro, per un giro d'affari di 450 milioni

Saldi. Al via dal 5 gennaio in Emilia-Romagna

di Redazione | 4 min

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Acqua: Ferrara con la spesa media fra le più alte in regione

Ferrara è il capoluogo di provincia della regione con maggiori dispersioni nella rete idrica (40,2%) e con una spesa media per la bolletta dell'acqua fra le più alte per una famiglia, cioè di 587 euro rispetto alla media regionale di 517 euro (la media nazionale è pari a 478 euro), meno cara solo rispetto a Rimini (606 euro)

Partono dal 5 gennaio i saldi invernali in Emilia-Romagna. La durata massima degli sconti è di sessanta giorni, con scadenza al 4 marzo.

Lo stabilisce una delibera della giunta regionale, che prevede anche che lo sconto o il ribasso effettuato debba essere espresso in percentuale sul prezzo normale di vendita, che comunque va esposto.

Secondo le stime dell’ufficio studi Confcommercio regionale, lo shopping interesserà oltre 1,5 milioni di famiglie e ogni persona spenderà circa 137 euro, per un giro d’affari di 450 milioni.

“È una buona occasione per sostenere i nostri negozi- afferma l’assessore regionale al Commercio, Andrea Corsini – che rendono vitali le nostre città, soprattutto nei centri storici dei piccoli paesi”.

“Nel Piano 2023 per il commercio – aggiunge – abbiamo investito 4 milioni di euro per rendere i centri commerciali naturali più belli e funzionali, riqualificare in generale la rete e promuovere l’attrattività dei territori, in particolare sostenendo i progetti riguardanti iniziative di promozione e marketing o di valorizzazione e riqualificazione”.

“Il commercio – conclude Corsini – è un motore straordinario per valorizzare l’identità dei territori, per favorirne la socialità, oltre ad essere un fattore attrattivo per il turismo delle nostre città d’arte”.

“Siamo impegnati – commenta Marco Amelio, presidente provinciale di Ascom Confcommercio Ferrara – a salvaguardare il valore economico e sociale dei negozi di vicinato che costituiscono anche un presidio del decoro urbano. Guardiamo il periodo dei saldi con fiducia: quest’ultimi possono rappresentare un’ulteriore opportunità laddove si sviluppino flussi turistici per uno shopping che unisce qualità, convenienza e professionalità dei nostri operatori, fattore insostituibile nel commercio e sicuramente non replicabile nel web. I negozi di vicinato sono uno dei punti centrali  dell’ importante filiera dell’ospitalità nei nostri centri storici – sia della città che del territorio – che sono centri commerciali naturali e per questa ragione devono essere visibili e facilmente raggiungibili da consumatori”.
“C’è attesa per questa edizione 2024  – interviene Giulio Felloni, presidente provinciale di Federazione Moda Ferrara  – per i saldi di qualità che inizieranno il 5 gennaio. Un appuntamento importante per i consumatori sul piano della trasparenza, sul contenimento dei prezzi e sulla possibilità di scegliere, toccare e provare il capo desiderato. In pole position l’abbigliamento e a seguire le calzature così come gli accessori (pelletteria…). Tra gli indumenti più richiesti in particolare i capi spalla (giubbotti, cappotti, giacche, abiti..) ed a seguire maglieria, camiceria e pantaloni. Tra i consumatori la fascia più attiva è quella dai 25 ai 65 anni e c’è una riscoperta anche tra i giovanissimi dell’acquisto in presenza fisica magari accompagnati da un amico” è l’analisi di Felloni che riveste anche il ruolo di presidente di Federazione Moda Italia – Confcommercio.
Il vademecum sugli acquisti in saldi redatto da Confcommercio e Federazione Moda Italia:
1. Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (Art. 129 e ss. D.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato (art. 135 bis del D.Lgs. 206/2005 – Codice del Consumo). Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto. Per gli acquisti online i cambi o la rescissione del contratto sono sempre consentiti entro 14 giorni dalla ricezione del prodotto indipendentemente dalla presenza di difetti, fatta eccezione per i prodotti su misura o personalizzati (artt. 52 e ss. del D.Lgs. 206/2005 – Codice del Consumo).

2. Prova dei capi: non c’è obbligo. E’ rimesso alla discrezionalità del negoziante.

3. Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante e vanno favoriti i pagamenti cashless.

4. Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.

5. Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e, generalmente, il prezzo finale. In tutto il periodo dei saldi il prezzo iniziale sarà il prezzo più basso applicato alla generalità dei consumatori nei 30 giorni antecedenti l’inizio dei saldi (Art. 17 bis D.Lgs. 206/2005 – Codice del Consumo introdotto dal D.Lgs. n. 26/2023 di recepimento della Direttiva UE «Omnibus»).

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