Politica
20 Dicembre 2023
Il consigliere di Prima Ferrara con Alan Fabbri: "Le donne sfornano bambini a gogo". E nella maggioranza c'è chi chiama in causa anche la battaglia di Lepanto del 1571

Zocca su Gaza: “Se il governo israeliano si ferma ora, loro si riprodurranno come nutrie”

di Redazione | 3 min

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“Io non ho mai sentito un palestinese condannare Hamas. Io sto con un popolo che è stato massacrato e che il suo governo cerca di difendere perché, se si ferma adesso per quanto riguarda la caccia ai terroristi, loro si riprodurranno come le nutrie”. È una delle frasi pronunciate dal consigliere Benito Zocca del gruppo Prima Ferrara con Alan Fabbri durante la discussione della mozione presentata dalla consigliera Anna Ferraresi e firmata da Tommaso Mantovani nel consiglio comunale di martedì 19 dicembre.

Nella mozione si chiedeva di “fare pressione sul governo centrale per un cessate il fuoco immediato”, di “consentire l’ingresso di aiuti umanitari sufficienti per tutta la popolazione”, di “garantire la protezione delle Nazioni Unite per i palestinese a Gaza” oltre alla “prevenzione dal crimine di genocidio”.

E, nel silenzio attonito degli astanti, Zocca (già capoguppo in consiglio della Lega), riferendosi alla Striscia di Gaza, prosegue parlando di “luoghi che apparentemente sembravano normali per persone come noi, civili”. Si riferisce a scuole, ospedali e abitazioni che “avevano nel suo interno tunnel dove esisteva un’altra dimensione di persona perché quelli che hanno compiuto questi atti il 7 ottobre non sono persone, sono animali”.

E ancora: “popolo palestinese è fiancheggiatore di un governo di Hamas e di un esercito di terroristi” perché “non ho mai sentito un palestinese condannare Hamas” e questo vorrebbe dire che “o hanno paura o condividono quel pensiero”. Zocca poi si scopre demografo e, riferendosi sempre ai palestinesi, fa notare che “non hanno un problema di natività perché noi sappiamo che hanno 4 o 5 bambini, le donne li sfornano a gogo”.

Dalla demografia si passa alle grandi manovre, comprese quelle di cinque secoli fa, con il consigliere di Ferrara Cambia Massimiliano Guerzoni che, rivolgendosi alla consigliera Anna Chiappini (Pd), sentenzia che “se non ci fossero state le battaglie di Vienna o di Lepanto lei probabilmente non sarebbe lì a parlare”.

Ce n’è abbastanza per far implorare a Chiappini un po’ di buon senso: “non siamo in un bar, o i problemi si affrontano studiandoli o qui stiamo a perdere tempo. Una perdita di tempo che offende la portata di ciò che stiamo discutendo”. “Siamo all’interno di un’Europa costruita sull’apporto di tre grandi religioni (cristiana, ebraica e islamica) e su un grande costrutto di tradizione Greca” specificando poi che “le semplificazioni e le tifoserie non possono essere ammesse data la complessità di quello di cui stiamo parlando”.

Ci prova anche la prima firmataria Anna Ferraresi ricordando come si stia parlando di “una crisi umanitaria” e la portata “dell’attacco israeliano non può essere considerata una risposta”. “Hanno provocato – aggiunge – 19mila morti, 35mila feriti e quasi due milioni di sfollati” oltre al fatto che “ci sono il doppio delle morti civili rispetto a quelle degli ultimi due anni di guerra in Ucraina”.

“Cosa ne sai che tutti gli islamici siano fanatici – chiede a Zocca Mantovani -. Cosa ne sai che tutti non condannano Hamas?” Ricorda, il consigliere pentastellato, di insegnare in una delle scuole con la più alta percentuale di studenti stranieri e la ricchezza e complessità che questo può portare alla discussione. Non ha problemi a condannare “quei bastardi di terroristi ma la risposta non è certo quella di andare a fare 19mila morti di cui 7000 minori. Questi blocchi monolitici, noi, voi, loro devono finire”.

“La risposta di Israele – sottolinea Dario Maresca (Ferrara Bene Comune) – sta radendo al suolo la striscia di Gaza, un’azione di una ferocia e di un livello di potenza talmente grave che non è più giustificabile”. Giustificarla vorrebbe accettare “la guerra come reazione ad attacchi terroristici cosa che negli ultimi vent’anni ci ha portato ad aumentare la violenza”. Sulla stessa linea Davide Nanni (Pd) che sottolinea come chi fa parte di Hamas vada chiamato terrorista. “Ma una reazione largamente sproporzionata rischia di diventare una tragedia umanitaria senza precedenti”.

La mozione è stata ampiamente respinta con i voti contrari di tutta la maggioranza.

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