La Cassazione ha accolto il ricorso del legale di Roberto Mascellani contro il sequestro di 4 milioni di euro e ha annullato l’ordinanza del tribunale del Riesame con rinvio al tribunale di Ferrara, che ora dovrà prendere atto degli appunti degli ermellini.
Servirà attendere la motivazioni per capire quali degli otto motivi di impugnazione stilati dall’avvocato Lorenzo Valgimigli siano stati presi in considerazione dai giudici capitolini, ma non si può negare che questa sia una vittoria giudiziaria per l’imprenditore ferrarese dopo sette anni di attesa.
Correva infatti l’anno 2016 quando, nell’ambito delle indagini sul fallimento dei Magazzini Darsena, società di cui Mascellani era amministratore delegato e fallita nel 2013, gli inquirenti sequestrarono 4 milioni di euro in liquidità e titoli da conti riconducibili all’imprenditore. Nel dettaglio vennero sequestrati 700mila euro in titoli e 3,3 milioni suddivisi in 33 assegni.
A quel sequestro è collegato in modo parallelo anche il procedimento per bancarotta che vede Mascellani davanti al giudice dell’udienza preliminare. Al termine dell’ultima udienza, che aveva visto l’interrogatorio dell’imprenditore, il gup aveva rinviato le parti al 6 luglio, in attesa anche del pronunciamento della Cassazione sul ricorso per il dissequestro.
Ora il tribunale estense dovrà rivalutare il provvedimento e riformulare eventuali richieste conformandosi alle motivazioni che emergeranno dal deposito della decisione della Cassazione.
“Sono molto soddisfatto. Credo di aver sempre dimostrato una grande fiducia nella giustizia e una grande stima della magistratura”, commenta Mascellani, che non dimentica il suo passato da dirigente e sportivo e si lascia andare a una metafora da Coppa Campioni: “abbiamo vinto in trasferta, ora speriamo di vincere anche in casa”.
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