Politica
29 Maggio 2023
Ilaria Baraldi critica la posizione del critico d'arte sul glicine di Milano e il Museo della Resistenza

Dal glicine di Milano al tasso di Ferrara. “Ogni città ha il suo Sgarbi”

di Redazione | 2 min

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“Ogni città ha il suo Sgarbi. Le tante cariche di Vittorio Sgarbi (per brevità: sindaco, assessore alla bellezza, onorevole, presidente di Ferrara Arte e del Mart di Rovereto, ma chissà quante ne ho dimenticate) su e giù per la penisola lo rendono non solo impegnato, addirittura ubiquo, ma anche bifronte”.

A criticare l’ultima dichiarazione pubblica di Vittorio Sgarbi è Ilaria Baraldi, consigliera comunale del Partito democratico, secondo la quale “ad ogni città, ad ogni battaglia che Sgarbi si intesta, egli assume una prospettiva diversa, rilasciando dichiarazioni e assumendo posizioni spesso contrapposte”.
Il riferimento è alle dichiarazioni sul glicine milanese “in cui tuoneggia contro il sindaco Sala, accusandolo di voler sacrificare una rigogliosa pianta di glicine per costruire il Museo della Resistenza”.

“Quel glicine non va toccato. l sindaco Sala ragiona come i costruttori: invece di preoccuparsi del decoro urbano, minaccia di bloccare il cantiere. È inaccettabile. Sala sogna betoniere cariche di cemento ma non mostra alcuna sensibilità per l’identità di una città che è fatta anche dei suoi giardini. Condivido l’appello dell’Anpi, degli ambientalisti e dei 50 mila milanesi che hanno firmato la petizione” aveva detto come sottosegretario di Stato alla Cultura a proposito del cantiere per la costruzione del nuovo Museo della Resistenza in Piazza Baiamonti a Milano, i cui lavori prevedono lo sradicamento di una straordinaria e rigogliosa pianta di glicine”.

“Se non fosse per il suo “bifrontismo”, che tutto scusa, sarebbe ipocrita la sua posizione” riprende Baraldi, che ricorda quanto accaduto a Ferrara con un’altra pianta monumentale. “Proprio lui che a Ferrara, dopo aver bloccato l’originario progetto per la ristrutturazione di Palazzo dei Diamanti – spiega la dem -, ne ha approvato (sempre dietro le quinte) uno che ha comportato l’espianto di un secolare albero di tasso, il quale, dopo aver trovato dimora al parco Massari, è di lì a poco deceduto. Oggi giace, secco, a memoria delle gesta di sindaco e assessore all’ambiente che ne seguirono la trasvolata da parco a parco”.
“Due città e due misure, due piante e due posizioni – conclude Baraldi -. Per il bene di flora e fauna, ci permettiamo di consigliare all’on. pres. ass. sindaco Sgarbi di evitare in futuro prese di posizione così nette. Potrebbe smentirsi da solo di lì a poco”.

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