Terre del Reno
26 Marzo 2023
Il gruppo di minoranza di Terre del Reno ha deciso di scrivere al prefetto in merito alla mancata convocazione dei consigli comunali e per altre rimostranze chiedendo un incontro al rappresentante del governo

Terre del Reno, l’opposizione scrive al prefetto sulla mancata convocazione dei consigli comunali

Francesco Margutti
di Redazione | 3 min

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Francesco Margutti

Francesco Margutti

Terre del Reno. Futuro Comune, il gruppo consiliare di minoranza di Terre del Reno capeggiato da Francesco Margutti, ha deciso di prendere carta e penna e scrivere al prefetto in merito alla mancata convocazione dei consigli comunali e per altre rimostranze in merito alla mancanza di una sala per le riunioni del gruppo e di una bacheca per la comunicazione delle iniziative (di cui però Lega e Forza Italia sarebbero assegnatari, secondo la minoranza).

È proprio partendo dalle due doglianze ‘minori’ che il gruppo consiliare fa notare la mancata convocazione del consiglio comunale chiesto dalla minoranza ai sensi del regolamento comunale.

“Abbiamo deciso di chiedere la Convocazione di un consiglio comunale ai sensi dell’art. 15 comma 3 del regolamento chiedendo esplicitamente che venissero messi all’ordine del giorno ‘l’opportunità di dibattito sulle interrogazioni presentate in precedenza’. Con nota scritta nella quale Lei figura per conoscenza, il sindaco ci ha comunicato l’irricevibilità della nostra richiesta, di fatto rifiutando la convocazione del Consiglio comunale. Con gli strumenti democratici in nostro possesso il nostro gruppo continuerà a chiedere di poter rappresentare tutti i cittadini del nostro comune. Chiediamo a Lei che queste prerogative ci vengano garantite e non vengano svilite da un continuo tentativo da parte dell’amministrazione di Terre del Reno di bloccare la nostra legittima attività amministrativa”, scrive il gruppo nella lettera al prefetto a firma di Francesco Margutti.

“Chiedere la convocazione di un consiglio comunale dopo tre mesi dall’ultimo crediamo non sia né ‘offensivo’ né ‘denoti spregiudicatezza o mancanza di rispetto verso l’Amministrazione che
rappresento’ così come invece mi è stato direttamente imputato dal sindaco Lodi”, prosegue la missiva che chiede anche un incontro al rappresentante territoriale del governo.

La lettera al prefetto arriva dopo il diniego da parte del sindaco Roberto Lodi di convocare il consiglio comunale per rispondere alle interrogazioni presentate dalla minoranza. Il regolamento permette la trasformazione della risposta orale in scritta nel caso il consiglio non venga convocato entra trenta giorni, “peccato però”, scrive l’opposizione, “che la risposta scritta non prevede contraddittorio, nè discussione, nè tantomeno confronto. E le risposte che ci sono arrivate sono spesso evasive e poco precise”.

Le domande poste da Futuro Comune all’amministrazione riguardano l’impianto di termolisi di Dosso e la possibilità di effettuare un incontro formativo sul tema aperto alla cittadinanza e la riduzione dei disagi in merito alla futura chiusura del ponte di Dosso.

” Temi come l’impianto di termolisi, il ponte di Dosso, il nido di Sant’Agostino, la mancata partecipazione al Bando Energia finalizzato ai contributi alle imprese, la ridenominazione della piazza di Mirabello, la stabile della scuola primaria di Mirabello meritano più del tentativo del sindaco di trincerarsi dietro ad un cavillo amministrativo per non doverne affrontare la discussione. E poco importa se nella sua risposta il sindaco ha deciso di ricondurre questa nostra richiesta ‘a un comportamento dell’Ing. Francesco Margutti che risulta offensivo e denota un comportamento caratterizzato da assoluta spregiudicatezza e mancanza di rispetto verso l’istituzione che egli stesso comunque rappresenta’. Siamo stanchi di venire tacciati come un gruppo sovversivo, allarmista e poco rispettoso delle istituzioni. Noi facciamo domande (anche scomode), poniamo al centro della discussione problemi, forniamo possibili soluzioni. È l’Amministrazione che deve tornare a fare quello per cui è stata votata: dare risposte ai cittadini, confrontarsi, parlare con la gente e convocare il consiglio comunale”, conclude il gruppo consiliare di minoranza.

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