Ostellato
8 Febbraio 2023
Prosegue a Ostellato lo sciopero a oltranza dei lavoratori: "Dalla riunione del 9 febbraio vogliamo una data certa sulla ripresa delle produzioni e un piano industriale dettagliato"

Fox Bompani, Fiom e Rsu preparano l’incontro con la proprietà: “Lavoro, investimenti e produttività”

di Redazione | 2 min

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Ostellato. Mentre prosegue la mobilitazione dei lavoratori della Fox Bompani di Ostellato, la Fiom e le Rsu si preparano alla riunione con la proprietà fissato per il 9 febbraio, tutto questo mentre la fabbrica è ferma senza alcuna attività produttiva da ormai due mesi.

Al tavolo con i vertici Bompani le organizzazioni sindacali ribadiranno ciò che chiedono ormai da tempo: garanzia della tenuta industriale e produttiva e mantenimento dello stato occupazionale dello stabilimento. L’assenza di risposte su questi temi ha portato allo sciopero a oltranza dei dipendenti, i quali hanno ricevuto in questi giorni difficili attestati di solidarietà e l’impegno delle istituzioni locali.

“Come Rsu e come Fiom Provinciale – scrivono le rappresentanze sindacali – sottolineiamo che il problema non è solo quello delle mancate retribuzioni, o della attivazione dell’ammortizzatore sociale per crisi, ma è prima di tutto quello di non avere informazioni chiare e certe sul mantenimento dello stato occupazionale e della continuità aziendale della Bompani. Il tanto acclamato piano industriale che la Proprietà da ormai quasi un anno descrive come “un vero e proprio piano Marshall da qui ai prossimi 5 anni” non è mai stato condiviso con la Fiom e la Rsu, ma è sempre stato solo verbalmente abbozzato su diversi tavoli dove la proprietà, a parole, si è spesa molto argomentando su future assunzioni, su aumenti produttivi e investimenti a vario titolo”.

Alle richieste sarebbero state fornite “risposte evasive e generali”, ma la Fiom, le Rsu e i lavoratori vogliono conoscere nel dettaglio il piano industriale, vogliono cioè “un impegno vero da pare dell’azienda, coinvolgendo tutti gli attori necessari, in un accordo che preveda la condivisione di un piano di rilancio, non una imposizione padronale francamente non spiegabile”. “Rivendichiamo – dicono – una data certa sulla ripresa delle lavorazioni e che si apra una discussione vera su investimenti e produttività. Rivendichiamo gli accordi del 2020 (sottoscritti anche dalle istituzioni locali e regionali di cui devono essere garanti) mai rispettati sul tema del salario e della contrattazione. Rivendichiamo il pagamento delle retribuzioni ancora non pagate. Discutere significa confronto. Il confronto porta a ricercare convergenze. Le convergenze portano a contratti collettivi e da lì al benessere di lavoratori, imprese e territorio. Questo è quello che auspichiamo ci venga detto nella riunione del 9 febbraio fissato con la proprietà”.

La Fiom incontrerà i lavoratori il 10 febbraio davanti ai cancelli della Bompani col resoconto della riunione del 9 febbraio “e lì insieme decideremo come proseguire il percorso di mobilitazione ancora attivo, che è volto non solo a rivendicare i salari non versati ma a difendere la dignità del lavoro”.

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