Lite con reciproche accuse tra sindacalisti sul caso della Cra Betlem durante il presidio dei lavoratori indetto dalla Fp Cgil. A innescare la 'bomba' Fabio Leo della Uil: "Scorretti, fate propaganda"
Cra Betlem, quando la conferenza stampa si trasforma in… ‘rissa stampa’ (VIDEO)
“Non lo sapevo neanche io a dire il vero che fossero rimasti lì”. Dopo giorni di silenzio il sindaco Alan Fabbri interviene sulla propria pagina pubblica sul tema delle donazioni pro Covid chieste ai ferraresi ma mai devolute all’ospedale
“Quei 50mila euro non avrebbero risolto la situazione, ma a volte anche una goccia in mezzo al mare può fare la differenza”. Michela Venturi, l’infermiera simbolo della lotta al Covid e candidata nella lista di Anselmo, non usa mezzi termini per condannare lo scandalo delle donazioni all’ospedale (mai arrivate) su conti correnti attivati da Alan Fabbri
Sarà l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni a valutare eventuali sanzioni nei confronti dell’amministrazione guidata da Alan Fabbri per presunta violazione della par condicio in materia di propaganda elettorale
Entra nel vivo una nuova fase della riqualificazione complessiva la Casa della Comunità Cittadella S. Rocco, interessata già da mesi da molteplici interventi. “Verso la nuova Casa della Comunità” questo il claim ideato dall’azienda Sanitaria per identificare il processo di trasformazione innescato nel nucleo storico dell’ex Arcispedale S. Anna di Ferrara
Lino Aldrovandi fa commuovere Fabio Anselmo con parole che ricordano la loro storia, la "squadra" che hanno creato dal 26 settembre 2005 quando lui e Patrizia Moretti si recarono nel suo studio il giorno dopo la morte di Federico
Lite furiosa con reciproche accuse tra sindacalisti sul caso della Cra Betlem durante il presidio dei lavoratori indetto dalla Fp Cgil. A innescare la ‘bomba’ Fabio Leo della Uil, su aspetti formali legati ai possibili percorsi intraprendibili nella trattativa, secondo cui la Cgil non avrebbe adeguatamente informato i lavoratori. Accusa che i sindacalisti della Cgil hanno rimandato al mittente, facendo intendere che Uil e Cisl si sarebbero invece piegati alla volontà della futura cooperativa subentrante nella gestione della struttura (Coop Serena) e che l’unico percorso è quello dell’articolo 2112 del codice civile (che regola il mantenimento dei diritti dei lavoratori in caso di trasferimento d’azienda).
E’ accaduto così di assistere a una conferenza stampa, peraltro indetta dalla Cgil così come del resto il presidio, tramutatasi alla fine in una… rissa stampa, con in mezzo i lavoratori. Molti dei quali, per dovere di cronaca, si sono trovati a sostenere e applaudire le ragioni dei rappresentanti Fp Cgil e ad accusare a loro volta la Uil di aver chiesto agli stessi dipendenti di dare le dimissioni e firmare un nuovo accordo (circostanza questa smentita da Leo e dalla Uiltucs regionale con un comunicato).
Da una parte anche il rappresentante della Cisl, Andrea Martelli, che si è espresso con maggiore moderazione rispetto a Fabio Leo, sottolineando come la differenza di visione del proprio sindacato sia in merito a una sola “apertura” verso la coop subentrante: “La coop – ha spiegato Martelli – ci ha chiesto una deroga, nel senso di non voler essere vincolata ai debiti della precedente gestione, richiesta sulla quale abbiamo ‘aperto’ in cambio però di un contratto per i lavoratori che mantenesse continuità, in termini economici e di garanzie, con quello attuale. Mi dispiace che sia passata la linea che noi saremmo dalla parte della cooperativa, perché non è così”.
Diversi invece i toni usati dal rappresentante Uil, arrivato ad accusare la Cgil di scorrettezza e di fare propaganda, costringendo Luca Greco della segreteria Fp Cgil a intervenire cercando di indirizzare la discussione su elementi più tecnicistici, senza purtroppo molto successo vista la foga del collega.
Uno spettacolo poco edificante, per chi vi ha assistito, e probabilmente poco producente anche ai fini della trattativa in corso, che in mancanza di unità sindacale rischia di essere tutta in salita.
IL VIDEO – UN FRAMMENTO DELLA LITE TRA SINDACALISTI
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