Politica
26 Luglio 2022
Votato il debito fuori bilancio da circa 16mila euro a favore dell'associazione che fece ricorso lo scorso anno. Colaiacovo (Pd): "Duro colpo per la reputazione della nostra città"

Regolamento Erp discriminatorio, il Comune risarcirà Asgi con denaro pubblico: “Pagina buia”

di Davide Soattin | 3 min

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(foto Giori)

Una “pagina buia, che rimarrà indelebile” per Ferrara. È così che Francesco Colaiacovo, capogruppo del Partito Democratico, riassume la vicenda relativa al nuovo regolamento Erp, che al Comune di Ferrara è costato una condanna per discriminazione, lo scorso luglio.

Un anno più tardi, ieri (lunedì 25 luglio) la questione è tornata di nuovo in aula consiliare, al centro di una delibera con cui l’assessore Matteo Fornasini ha chiesto al Consiglio comunale di esprimersi sul debito fuori bilancio da circa 16mila euro, con cui l’amministrazione comunale dovrà risarcire Asgi che, con con il patrocinio di Cgil, Cisl, Uil e le associazioni degli inquilini Sunia, Sicet e Uniat di Ferrara, oltre che l’intervento dell’associazione l’Altro diritto, aveva fatto ricorso, vincendo.

“Avevamo avanzato proposte mirate – sottolinea Colaiacovo, che poi ha votato contrario – e avevamo annunciato il pericolo di discriminazione, soprattutto nei confronti delle famiglie più giovani, ma con grande sofferenza e dolore non c’è stata discussione sulle nostre indicazioni. È una pagina molto triste per tutti noi, in cui ci siamo sentiti dileggiati, come se ci fosse stato detto ‘ma che volete? Le elezioni le abbiamo vinte noi, governiamo noi e voi vi arrangiate’. È stato un duro colpo per la reputazione della nostra città, non essendo mai successa prima d’ora una sequenza di condanne e di discriminazioni come questa”.

A rispondere al capogruppo del Partito Democratico ci pensa Benito Zocca di Prima Ferrara con Alan Fabbri: “Noi siamo sempre additati come quelli che discriminano tutti e tutto, ma abbiamo ottenuto la licenza dai cittadini di mettere mano a questo regolamento da parte di cittadini di andare contro le visioni e i principi dell’attuale opposizione. Chi ha sempre discriminato siete stati voi. Noi siamo qui per aiutare tutti indistintamente dal colore della pelle, a differenza vostra, che avete dimenticato i nostri. Noi agiamo nel segno della libertà e dell’uguaglianza e della legalità per non discriminare nessuno”.

Secondo Anna Ferraresi, consigliera del Gruppo Misto, anche “un bambino avrebbe inteso che sarebbe stato opportuno fermarsi e correggere il tiro, ma si è preferito non tornare indietro sui propri passi, a causa dell’irresponsabilità delle decisioni e delle scelte politiche scellerate e inaccettabili da parte del sindaco, degli assessori e dei consiglieri. Oggi siano loro a pagare di tasca propria, invece che attingere dalle tasche dei cittadini“. Tra i banchi dell’opposizione, l’unico a votare favorevolmente alla delibera è stato Tommaso Mantovani, capogruppo del Movimento Cinque Stelle, a patto che ciò “serva come lezione per tenere i piedi per terra, dal momento che non si può fare qualcosa che non si riesce a mantenere, ma serve vendere in campagna elettorale quello che si può realmente utilizzare”.

Lapidario il pensiero di Roberta Fusari, consigliera di Azione Civica: “È vergognoso che il Comune debba far ricorso a un debito fuori bilancio per una causa in cui è stato condannato per discriminazione. Non è tanto la cifra o la spesa, ma è il fatto che si debba ricorrere a questo strumento per pagare le spese di una causa persa”. Fusari attacca anche i tempi operativi della macchina comunale: “La delibera è pronta da due mesi e oggi si chiede il voto per l’immediata eseguibilità, perché sennò si rischia il pignoramento. È un comportamento vergognoso anche questo, per cui si attende fino all’ultimo per pagare i propri debiti”.

La delibera alla fine è stata approvata – così come l’immediata eseguibilità – con venti voti favorevoli, quelli della maggioranza più quello espresso da Tommaso Mantovani del M5S, e dieci contrari, vale a dire quelli di Pd, GaM e Azione Civica e Gruppo Misto.

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