Attualità
29 Maggio 2022
L’iniziativa dei residenti di venerdì pomeriggio dice ‘no’ alla recinzione ipotizzata dalla Giunta

Chiusura parco Giordano Bruno: “Nessun problema si risolve con una cancellata”

di Redazione | 2 min

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Un ‘brainstorming’ all’aria aperta. All’ombra degli alberi che popolano il parco Giordano Bruno da diversi decenni, venerdì pomeriggio si sono radunate più menti per dare libera iniziativa a chiunque avesse proposte di miglioria per l’area verde che congiunge via Poledrelli a via Cassoli. Proposte che non prevedessero né cancelli, né colate di cemento. Perché quello che i residenti vorrebbero evitare è la soluzione paventata dall’Amministrazione.

“Questo parco viene sfruttato da un sacco di persone – esordisce Marco Gozzelino, tra i fautori dell’iniziativa e residente in zona – dagli anziani che si siedono tranquilli sulle panchine ai genitori che, come me, fanno imparare ai propri figli ad andare in bicicletta. Spesso ho visto gruppi che praticano arti marziali venire ad allenarsi qui o, ancora, ragazzi venire a giocare nel campo da basket”.

La scarsa fruizione del parco è stato uno dei principali motivi addotti dalla Giunta per preannunciare, il mese scorso, la chiusura dell’area entro fine anno con una recinzione, prevedendo la prosecuzione dell’operazione ‘Parchi Sicuri’ con l’adozione del modello parco Coletta. “Le recinzioni costituiscono un argine allo spaccio” sono state le parole del vicesindaco Nicola Lodi durante l’annuncio, assieme all’intenzione di costruirvi un campo da calcetto e a un restyling dell’esistente.

Che il parco meriti una maggior manutenzione, è un fatto emerso anche durante l’iniziativa di venerdì, ma l’ipotetica cancellata e il campo da calcetto sono andate di traverso a molti residenti. “Questa è un’area di passaggio – afferma Claudio Fochi – chiuderla significherebbe farla morire. Il campo da calcetto, invece, implicherebbe una cementificazione che questo parco non merita”. “Ci sono alberi che hanno più di settant’anni – si aggancia Francesco Pirone – e casomai il verde andrebbe ampliato”. In ogni caso, secondo Gozzelino, “qualunque problema ci sia, non si può risolvere con una cancellata”.

Più eventi e spettacoli all’aperto, più giochi, più illuminazione, più panchine e una ‘free library’ sono solo alcune delle idee emerse durante l’iniziativa di venerdì, che ognuno ha appuntato a una mappa-bacheca del parco, appesa a un albero per l’occasione. E c’è anche chi la politica del fare la adotterebbe “soltanto se e quando c’è bisogno di fare”. Nel cassetto dei residenti giacciono poi circa 200 firme raccolte con una petizione di qualche mese fa, che, assieme alle idee accumulate, raggiungeranno sicuramente – a detta dei residenti presenti – lo scalone municipale.

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