“È evidente che qualsiasi accordo che dobbiamo fare con Basell e Versalis deve avere una garanzia, che è la firma del governo“. A poche ore dal tavolo regionale a cui siederanno Versalis, sindacati, Comune e Provincia, in programma oggi (18 maggio) alle 17, l’assessore regionale Vincenzo Colla mette nero su bianco quelle che sono le richieste della Regione Emilia-Romagna per garantire il futuro del Polo Chimico di Ferrara.
“Se perdi la chimica – afferma – perdi il futuro del manifatturiero. Il petrolchimico di Ferrara è il petrolchimico del Paese. E l’incontro di domani (oggi, ndr) deve avere un baricentro. La chiusura del cracking di Porto Marghera è una cesura che non va bene. Abbiamo bisogno di capire qual è la certezza della nuova alimentazione e gli investimenti che si intendono fare per dare garanzie”.
Quello di Colla non è un no verso la transizione ecologica: “Siamo tutti disponibili al cambiamento, alla biochimica e all’evoluzione green, ma serve una transizione che si progetti nel tempo. Se decidi di andare in quella direzione non devi interrompere il tradizionale, ma poco alla volta fai il cambiamento. Qui invece siamo davanti al rischio di un precipizio, che è inaccettabile“.
Negli ultimi giorni anche Basell ha messo per iscritto le proprie perplessità sulle future forniture: “Ha posto una preoccupazione legittima e ha fatto bene a posizionarsi perchè è una multinazionale importante, tra le principali nel settore chimico del nostro territorio regionale. Bene quindi la lettera inviata al governo, ma a loro ho detto che bisogna fare anche un accordo commerciale perchè noi vogliamo che tutto funzioni. Qui c’è una filiera delle decisioni che vale per tutti”.
“Attualmente – conclude Colla – resto in contatto costante col viceministro Pichetto Fratin, ma ne ho discusso anche col ministro Giorgetti. Quando si parla di chimica è sempre un assett del Paese, che non si risolve solamente in un punto. Quel tavolo al MiSE è fondamentale. Lì abbiamo piazzato due esperti, due professori di Unife. Uno è il professor Cavazzini, l’altro è il professor Bratti. Il tavolo tecnico sta concludendo i lavori. Nel testo ci sono scritte cose importanti e poi si vedrà cosa pensa Versalis di quel perimetro. È evidente che qualsiasi accordo che dobbiamo fare con Basell e Versalis deve avere una garanzia, che è la firma del governo“.
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