Economia e Lavoro
10 Maggio 2022
Al tavolo con il viceministro Pichetto Fratin siederanno i rappresentanti delle segreterie nazionali di Cgil, Cisl e Uil e il gruppo dirigente di Eni-Versalis, oltre che le regioni Emilia-Romagna, Veneto e Lombardia

Futuro del Polo Chimico, giovedì incontro al Mise. Poi l’assessore Colla riferirà

di Davide Soattin | 1 min

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Dopo lo sciopero generale di 24 ore indetto da Cgil e Uil per dire no alla chiusura del cracking di Porto Marghera, il futuro del Petrolchimico di Ferrara arriverà a Roma, dove giovedì 12 maggio si terrà l’incontro col governo Draghi.

Al tavolo istituito presso il MiSe, insieme al viceministro Gilberto Pichetto Fratin di Forza Italia, siederanno i rappresentanti delle segreterie nazionali di Cgil, Cisl e Uil e il gruppo dirigente di Eni-Versalis, oltre che le regioni Emilia-Romagna, Veneto e Lombardia.

Al centro della discussione, in programma durante la mattinata, ci sarà il cracking di Porto Marghera e le prospettive per il quadrilatero padano della chimica.

Dopodiché, nel pomeriggio di mercoledì 18 maggio alle 17, l’assessore regionale Vincenzo Colla riferirà eventuali decisioni o aggiornamenti all’interno di un tavolo regionale, convocato alla presenza delle segreterie provinciali dei tre sindacati, in cui particolare attenzione sarà data al tema Polo Chimico di Ferrara.

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