Economia e Lavoro
11 Maggio 2022
I segretari confederali chiedono un incontro al prefetto dopo gli ultimi due gravissimi episodi, uno mortale, verificatisi nella provincia di Ferrara

Infortuni sul lavoro. Cgil, Cisl e Uil: “Sono già oltre 1.600 in tre mesi”

di Redazione | 2 min

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Se parliamo di sicurezza sul lavoro, lunedì 9 e martedì 10 si sono dimostrati due giorni neri a Ferrara e provincia con un infortunio gravissimo e un decesso. Una vita irrimediabilmente cambiata, una spenta dentro a numeri che sono già da capogiro per la sola provincia estense: più 1.600 denunce di infortunio nei primi tre mesi del 2022.

Il dato è fornito dai segretari generali provinciali di Cgil, Cisl e Uil – Veronica Tagliati, Bruna Barberis e Massimo Zanirato – proprio alla luce degli ultimi due episodi, che li hanno spinti a scrivere al prefetto e chiedere la convocazione urgente di un tavolo sulla sicurezza.

“I due ultimi gravissimi infortuni che si sono verificati sul nostro territorio sono l’ingiusto e drammatico risultato di una situazione che si trascina da tempo e che nel primo trimestre del 2002 fa segnare più di 1600 denunce di infortunio – affermano i segretari confederali -. La maggior parte di questi, circa 1341, si sono verificati nel settore industria e servizi, testimoniando l’urgenza di mettere in campo azioni straordinarie di vigilanza e prevenzione nei comparti più colpiti: edilizia, manifatturiero, sanità e assistenza sociale, trasporti e magazzinaggio”.

Per i segretari confederali, “appare clamoroso ed inaccettabile che le procedure di sicurezza adottate in molti casi non provvedano a tutelare le persone” e “accade troppo frequentemente che il sistema azienda che dovrebbe essere il perno su cui ruota la gestione della sicurezza si riveli in realtà lacunoso”.

Per questo ritengono “urgente che le azioni istituzionali incidano più stringentemente sugli obblighi e sulle responsabilità delle imprese – affermano Tagliati, Barberis e Zanirato -, imponendo una più attenta gestione dei rischi e una più rigorosa attività di contrasto alla precarietà e alla irregolarità del lavoro. Abbiamo richiesto un incontro al prefetto di Ferrara per sottoporre alla sua attenzione il tema della insicurezza che rimane nonostante tutto una piaga che produce drammatici esiti nella vita di troppe persone”.

 

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