Economia e Lavoro
28 Aprile 2024
Dopo l’ascolto dei soci negli incontri delle scorse settimane, l'associazione chiama a raccolta i soci per delineare le azioni dei mesi a venire, dal Brennero al futuro della nostra agricoltura. Dando anche il via agli 80 anni dell’organizzazione agricola

Alla Fiera di Ferrara la Giornata Nazionale dell’Orgoglio Coldiretti

di Redazione | 3 min

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Sessantatré anni, imprenditore agricolo forlivese, Maurizio Gardini è presidente di Conserve Italia, il Gruppo cooperativo agroalimentare con sede a San Lazzaro di Savena (Bo) che riunisce 39 cooperative agricole di primo grado

Ottanta anni e non li dimostra. Il carico di esperienze, di battaglie, di attacchi da contrastare c’è, ma è rimasta intatta la freschezza della visione e della progettualità di Coldiretti orientata non solo all’agricoltura, ma all’intera comunità nazionale.

Di questo e di tanto altro, frutto anche dei serrati e partecipati incontri fatti in tutto il territorio nelle scorse settimane, si parlerà anche a Ferrara, nella Giornata Nazionale dell’Orgoglio Coldiretti, in programma nel padiglione 2 della Fiera di Ferrara martedì 30 aprile alle 10.30, e che si concluderà con un brindisi augurale per gli ottant’anni di Coldiretti.

Dopo l’incontro nazionale a Roma dello scorso 23 aprile con il presidente Ettore Prandini e il segretario generale Vincenzo Gesmundo, la ricorrenza ricca di significati e di impegni, passa ora ai territori chiamati a condividere con tutti i soci “i primi 80 anni” della principale organizzazione agricola europea. Patriottica ante litteram nel senso più alto del termine, che non si traduce in una chiusura nel piccolo mondo, ma totale apertura, nella consapevolezza però di agire sempre nell’interesse delle imprese agricole e dei consumatori.

“Dignità e reputazione – commenta il presidente di Coldiretti Ferrara, Federico Fugaroli, presente all’incontro nazionale – non sono solo parole. Ma principi che hanno guidato la Coldiretti sin dalla sua nascita nel 1944 per opera di Paolo Bonomi che resta un faro per la Confederazione. Dal dopo guerra è entrata nel vivo l’azione segnata da interventi e risultati così significatici e rivoluzionari da aver cambiato la traiettoria di sviluppo economica e sociale del Paese. E al centro sempre la dignità del coltivatore, la difesa della sua salute con la grande svolta delle mutue e degli assegni familiari e con un impegno sempre forte per la difesa dei suoi redditi. Dalla riforma agraria (che ha ridisegnato il volto anche dell’agricoltura ferrarese), fino alla legge di orientamento del 2001, che ha modernizzato l’attività agricola: dalla produzione alla trasformazione e vendita dei prodotti, dall’agriturismo alla vendita diretta fino alla fornitura di servizi in appalto ed alla legge contro le pratiche commerciali sleali. E poi ancora la grande rete di Campagna Amica, che ha cambiato il modo di fare la spesa degli italiani. E oggi Consorzi agrari d’Italia e Bonifiche Ferraresi (BF), che sono fiori all’occhiello che forniscono servizi avanzati e a tutto tondo alle imprese agricole. Agricoltura e finanza, agricoltura e ricerca: Coldiretti ha accettato sempre le nuove sfide e le ha vinte. Abbiamo portato in Europa ed ottenuto, importanti semplificazioni e modifiche della PAC, anche se ancora insufficienti. Stiamo lavorando incessantemente sulle filiere, anche utilizzando i fondi del Pnrr, abbiamo avviato un percorso per una normativa sull’origine che faccia chiarezza e trasparenza laddove oggi non c’è, né per le imprese, né per i consumatori.  Come la guerra intrapresa contro i cibi realizzati in laboratorio, sui quali Coldiretti ha acceso tutti i riflettori e dal 2023 non c’è stato incontro o villaggio in cui il cibo finto non sia stato al centro del dibattito. Non un semplice no, ma valutazioni frutto di analisi di ricercatori, scienziati, medici”.

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