Attualità
5 Maggio 2022
La Fp Cgil di Ferrara denuncia la carenza di organico e minaccia lo sciopero

Attese infinite al Pronto soccorso: “È un inferno”

di Redazione | 3 min

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Decine di persone, tra pazienti e familiari, in attesa al pronto soccorso di Cona. Tra tensioni, personale costretto a correre ovunque e malati appesantiti dal dolore c’è chi sbotta: “questo è yun inferno!”.

Epppure nella giornata di ieri non si registrano grossi incidenti stradali che possano aver congestionato i pronti soccorso del Ferraraese. E quello di Cona era l’unico in una situazione critica.

Alle 19.30 si contavano 11 pazienti in codice rosso, 30 pazienti in codice giallo, 26 pazienti in codice azzurro e 16 in codice verde. Alle 21.30 erano 37 i pazienti in attesa e 40 i pazienti in trattamento di cui 27 con codici di alta gravità, di cui numerosi codici rossi.

“E’ stato potenziato il numero degli infermieri al fine di accelerare la presa in carico dei pazienti in attesa e in trattamento – affwerma una nota della direzione -. Notevole anche la pressione conseguente alla necessità di ricovero dei pazienti già valutati e trattati in pronto soccorso che ha prodotto la saturazione di posti letto dell’ospedale”.

È stata allertata la Centrale operativa 118 con l’obiettivo di centralizzare esclusivamente i pazienti che necessitano di usufruire di servizi forniti dal Centro Hub di Cona.

“Grande è l’impegno del personale sanitario per gestire la situazione che si mantiene ancora critica”, chiudeva ieri la nota del Sant’Anna.

Di tutt’altro tenore le parole di Natale Vitali, segretario della Fp-Cgil, al quale, “oltre a questa criticissima situazione”, sono stati segnalati anche “13 pazienti in attesa di posto letto da qualche giorno e le ambulanze che non riescono a scaricare i pazienti per mancanza di barelle”.

“Cosa altro ci sarebbe da dire? – si chiede -. Sono veramente senza parole, da tempo denunciamo assieme al personale sanitario le criticità del Pronto Soccorso e dell’intero servizio sanitario provinciale ed oggi ci ritroviamo in questa situazione. Due aziende che non riescono a mettersi ad un tavolo per riorganizzare, congiuntamente, il servizio del’emergenza-urgenza”.

Il giorno precedente l’assessore regionale Raffaele Donini che elaborava una proposta per “attenuare” il problema: “io immaginavo servizi integrati tra le aziende, assunzioni di massa di personale a copertura delle gravissime e non più sostenibili carenze di organico, ed invece bruscamente ritorno con i piedi per terra dopo aver sentito che parlava di incremento delle prestazioni aggiuntive da parte del personale, aumento delle “assunzioni” con tipologie di contratti atipici ed altre amenità varie”.

La Fp Cgil non è d’accordo: “l modello di sanità che vogliamo e che si ispira alla Costituzione prevede altro. Non siamo più disponibili ad assistere al ridimensionamento ulteriore dei servizi sanitari. Siamo pronti a mettere in atto ogni azione utile per un grande piano di assunzioni fino ad arrivare allo sciopero”.

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