Non fra i migliori, ma nemmeno tra i peggiori. Il rating della spesa per il personale affrontata dal Comune di Ferrara (dati 2020) è da tripla B secondo l’analisi effettuata dalla Fondazione Gazzetta Amministrativa per AdnKronos.

L’analisi dà un giudizio alla spesa per il personale da parte degli enti locali in tre settori: quella per i dipendenti a tempo indeterminato, per pagare i loro straordinari e per gli stipendi dei dipendenti a tempo determinato. Il rating va da un giudizio massimamente positivo che è rappresentato dalla tripla A a uno massimamente negativo, che è una sola C.

Ferrara rimane a metà del guado, posizione numero 49 in classifica (su 111, ma tredici capoluoghi di provincia non hanno ricevuto giudizi per incompletezza dei dati). In nessuno dei tre settori considerati il capoluogo estense eccelle particolarmente, ma non sfigura neppure: ottiene una doppia A per i poco meno di 300mila euro spesi per pagare gli straordinari, che è il giudizio più elevato. Poi una A per gli oltre 25milioni per gli stipendi dei dipendenti a tempo indeterminato. Il giudizio più negativo riguarda le voci stipendiali del personale a tempo determinato – poco oltre un milione e mezzo di euro – che vale una doppia B.

Ferrara è comunque nel podio, sul gradino più basso, a livello regionale. Davanti a lei ci sono solo Parma al 38° posto (A) e Reggio Emilia al 44° posto (A). Poi Forlì è al 59° posto (BBB), Ravenna al 63° (BB), Piacenza al 67° (BB), Cesena al 71° (BB), Modena al 79° (B) e Bologna all’82° (B).