Politica
28 Ottobre 2021
L'assessore punta il dito contro Cgil, Cisl e Uil: "Strumentalizzano la situazione dei dipendenti del Comune di Ferrara, invece di entrare nel merito delle questioni"

Caos Servizi Demografici. Coletti: “Dai sindacati solo polemiche sterili”

di Redazione | 2 min

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Cristina Coletti

All’indomani dell’allarme lanciato dai sindacati, preoccupati per la carenza di personale e la scelta dell’amministrazione comunale di esternalizzare il centralino degli uffici demografici, non è tardata ad arrivare la reazione di Cristina Coletti, assessore con deleghe ai Servizi Demografici e Stato Civile.

“Ancora un volta – attacca – i sindacati, invece di entrare nel merito delle questioni, strumentalizzano la situazione dei dipendenti del Comune di Ferrara per sollevare polemiche sterili” che poi sottolinea come i “punti da chiarire sono diversi”.

Innanzitutto – spiega – i “dipendenti comunali assegnati al Servizio sono ben cinquanta” suddivisi in “due all’ufficio elettorale, quindici all’ufficio Anagrafe, cinque allo Sia, undici più sei allo Stato Civile e dieci alle delegazioni, oltre che uno allo sportello Anagrafe di Cona” che “per una città come Ferrara non sono certo pochi”.

Coletti prosegue: “Inoltre quello che, come tante volte capita, i sindacati fingono di ignorare è che il nostro Comune non può assumere a causa dei vincoli imposti dalle normative sulla pubblica amministrazione e non a causa della cattiva volontà di chi lo amministra. Ferrara infatti, a livello nazionale, risulta tra le città con maggior incidenza della spesa per il personale sulle spese correnti, con una percentuale di incidenza (41%) che arriva a superare di gran lunga quella di Bologna (32%)”.

“Precisato questo – aggiunge l’assessore – la polemica sollevata dalla Cgil risulta ancora più sterile se si considera che il Comune di Ferrara non ha nessuna intenzione di esternalizzare ciò che è vietato per legge, cioè quelle attività che sono delegate dallo Stato al Comune, che sono quelle di Stato Civile e Anagrafe e che addirittura devono essere svolte esclusivamente dal personale dei Comuni a tempo indeterminato”.

Quello che invece è “oggetto di un’analisi di ricerca di collaborazione, una sorta di partnership con soggetti esterni, è invece tutta quella attività di supporto all’attività degli Ufficiali di anagrafe e di stato civile” ossia “centralino telefonico, gestione del supporto ai cittadini per le prenotazioni online e un generico supporto delle attività di indicazione e informazione ai cittadini”.

Lo scopo è accompagnare il cittadino nelle richieste al fine di migliorare l’efficienza dei servizi nei confronti dell’utenza – sottolinea la Coletti – e il modello di riferimento per questo  approccio è la vicina Modena che ha “esternalizzato” servizi di questo genere per oltre un milione di euro l’anno. Consapevoli del difficile periodo economico tra le condizioni essenziali per l’affidamento vi sarà il trattamento economico rispettoso dei contratti collettivi e dell’inquadramento e l’impegno di personale del territorio per una sperimentazione che aggiunge un servizio ai cittadini, della durata di sei mesi, per un costo di 130.000 euro“.

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