Attualità
9 Luglio 2021
Bonaccini annuncia un programma di investimenti di quasi 800 milioni di euro per il triennio 2020-2022

Il ‘piano Marshall’ per Ferrara

di Redazione | 3 min

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Un programma di investimenti di quasi 800 milioni di euro per il triennio 2020-2022.

È da qui che inizia la ripartenza per la città di Ferrara e la sua provincia, dalla possibilità di utilizzare risorse pubbliche per interventi che, se sommati al cofinanziamento privato, rappresentano un importante volano per il territorio estense.

Tra le voci più significative la sanità, che potrà contare su oltre 70 milioni di euro, la mobilità e la viabilità con oltre 600 milioni a cui si aggiungono le ferrovie (60 milioni), la difesa del suolo (oltre 32 milioni), la rigenerazione urbana con 6,5 milioni e l’agricoltura, settore di eccellenza della provincia.

Una provincia che per il presidente della regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, attraverso “le opportunità dei prossimi mesi” potrà “rimontare qualche ritardo del passato” per sfruttare “le proprie grandi potenzialità” come lo stesso governatore ha affermato durante la giornata trascorsa tra Argenta, Terre del Reno, Codigoro e Ferrara, dove ha incontrato i sindaci del territorio e i componenti della Consulta Economia e Lavoro.

“Il mese di settembre – ha commentato il governatore al termine dei lavori – dovrebbe essere il momento in cui firmare il Patto per il Lavoro e per il Clima relativo a Ferrara e alla provincia ferrarese. Una bella sfida per tutti, un’opportunità per garantire all’area l’attenzione che merita, attraverso circa 30 miliardi di euro tra pubblico e privato alla vigilia del Pnrr e dei fondi europei della programmazione settennale 2021-2027″.

“Insieme a tutti i soggetti e alle parti sociali ferraresi – ha aggiunto Bonaccini – vogliamo fare un lavoro che guardi al bene comune per dare una mano e far reagire e ripartire questo territorio prima di altri. Siamo fiduciosi e avremo da investire ancora decine e decine di milioni di euro per ospedali e cause della salute con la priorità per le infrastrutture, come raccontano altri 200 milioni di euro per completare il prima possibile la Cispadana (la Regione ha chiesto al governo lo sblocco, ndr), senza differenza politica e geografica ma con la necessità di una rete per collegare il Brennero all’Europa”.

Insieme al presidente regionale anche il sindaco Alan Fabbri e il presidente provinciale Nicola Minarelli, che si è soffermato sui punti da cui iniziare per costruire la ripartenza, a partire “dall’inversione di un trend demografico che non solo ci vede con le più alte percentuali di anziani, ma con un forte segno negativo tra immigrati ed emigrati” motivo per cui “giovani e università devono essere al centro della nostra attenzione con politiche che incentivino l’insediamento di nuove famiglie“, a cui si aggiunge anche la transizione ecologica.

“Un territorio periferico – ha aggiunto Minarelli – necessità ancor di più di altri di un’adeguata rete infrastrutturale. Cispadana e ss 16 sono per noi opere strategiche che attendiamo da tempo” sottolineando poi il “bisogno di creare nuovi posti di lavoro e nuovi insediamenti produttivi di qualità” e ribadendo che “il nostro territorio ci offre potenzialità enormi che non possiamo non cogliere”.

“In altre epoche questo territorio è stato protagonista di programmi speciali di sviluppo – ha sottolineato -. Ora i tempi sono cambiati, ma credo che prendere in considerazione strumenti ad hoc sia necessarioA patto però che la logica non sia assistenziale e che invece gli obiettivi siano quelli generali, condivisi e di sistema. Dobbiamo abbandonare le logiche del campanile. La forza di questa regione è da sempre stata la capacità di fare sistema, di coinvolgere in un progetto di ampio respiro tutti i soggetti fondamentali. E i risultati parlano da soli”.

“Ora, come provincia di Ferrara – ha concluso Minarelli – abbiamo le condizioni, forse per la prima volta dopo tanto tempo, di far nostra quella logica, quel metodo. Non c’è colore politico o particolarismo che possa dividerci. Oggi non stiamo facendo chiacchiere, stiamo costruendo la cornice condivisa per concretizzare un rilancio slancio di questa provincia, periferica nello spazio, ma centrale nel suo futuro”.

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