Il Comune di Comacchio, su proposta della CNA di Ferrara, avrebbe accettato di ridurre l’area di sicurezza attorno all’ombrellone portandola a 10,5 metri quadrati.
Ciò sarebbe determinato dal fatto che le spiagge dei Lidi sono colpite dall’erosione costiera.
Pare paradossale che in un momento di pandemia, dove le distanze suggerite andrebbero a maggior ragione osservate, si utilizzi questo escamotage per giustificare una minor sicurezza.
I Lidi da sempre combattono con l’erosione delle spiagge e da sempre la mitigano anche con l’apporto di nuova sabbia fatta appositamente giungere in loco. Infatti, chiunque abbia potuto in questi giorni fare una passeggiata in spiaggia ad esempio a Lido Nazioni, può facilmente constatare come le spiagge recentemente predisposte per accogliere i bagnanti siano delle stesse dimensioni degli scorsi anni, così come sono ancora maggiormente capienti a Estensi o Porto Garibaldi.
Osserviamo quindi i soliti “accrocchi” all’italiana dove si guarda più al “solo potenziale” beneficio del singolo (o della singola categoria) che a quello “certo” della collettività.
Oltretutto trattasi di una misura inutile, o in prevalenza superflua, in quanto gran parte degli ombrelloni predisposti a ridosso dei bagni, rimangono “sfitti”. Vediamo il pienone forse in qualche sporadica domenica assolata e, neppure sempre, nelle due settimane di Ferragosto.
Se l’Amministrazione comunale avesse a cuore i turisti così come gli operatori balneari, opererebbe per rendere i Lidi più attrattivi contribuendo ad aumentare le presenze e non li lascerebbe nel degrado più assoluto come sta da sempre facendo. Ormai neppure chi possiede un’abitazione viene in ferie ai Lidi, le case inoccupate anche nei periodi estivi superano di molte volte quelle occupate.
Anche assecondando questa scelta si dimostra l’approssimazione e forse la limitatezza di visione del Comune di Comacchio nel gestire il turismo e comprendere cosa veramente sia più utile per la collettività amministrata, se un maggior numero di ombrelloni che rimarranno prevalentemente chiusi o il benessere e la sicurezza dei bagnanti.
Il risultato di questa ordinanza sarà quello di vedere gli ombrelloni delle prime file e pochi altri occupati dai bagnanti ravvicinati tra loro e gran parte della restante spiaggia inutilizzata con ombrelloni chiusi. Forse era maggiormente utile una più ottimale ridistribuzione rispettando o addirittura rafforzando le indicazioni nazionali che garantivano oltretutto una estensione della sicurezza.
Si è abituati ad ascoltare sempre e solo i portatori di interessi, e ad ignorare gli altri attori dei Lidi, i turisti, coincidenti perlopiù con i proprietari delle numerose seconde case, la cui organizzazione (Pro.Sec.Ca.) rimane inascoltata dal Comune, nonostante il numeroso bacino di utenza che rappresenta.
Claudio Della Ratta
Villeggiante del Lido Nazioni
Consigliere comunale a Bolzano
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