La politica ferrarese finisce su Telepojanistan, il telegiornale satirico che va in onda su La7 nella trasmissione Propaganda Live di ‘Zoro’ Diego Bianchi.
L’anchorman Giuseppe Molon (l’apprezzato attore Andrea Pennacchi) ha raccontato infatti di come una “una task-force di intellettuali leghisti sta occupandosi di esaminare e rivedere i contenuti dei cosiddetti classici”.
Il riferimento, dato che se ne parlava in trasmissione, è alla ormai famigerata proposta di Alcide Mosso, consigliere comunale della Lega (sostenuto anche dalla collega Francesca Savini), di valutare politicamente i libri acquistati per le biblioteche comunali “per vedere se sono adeguati ai nostri cittadini e alle aspettative dei nostri elettori”.
La task-force è arrivata alle seguenti conclusioni, che riportiamo: “L’Iliade sembra essere adeguata, trattandosi si gente alta a bionda che massacra i turchi. L’Odissea, epurata della parte in cui il protagonista è praticamente un profugo, è valida per la parte in cui l’eroe ritorna a casa per massacrare i parassiti che vi abitano chiedendo vito e alloggio e 35 euro al giorno – spiega Molon. L’Eneide è più problematica: la storia di un profugo che ha una storia con una nordafricana e poi fonda Roma rimane al vaglio degli studiosi. Della Divina Commedia rimane la prima parte in cui un mantovano porta uno di Firenze all’inferno. Il Decamerone viene sostituito da Signore e Signori. Di Shakespeare, invece, si tengono le commedie venete: Romeo e Giulietta, la normale storia di amore tra giovani della Verona bene; il Mercante di Venezia, storia esemplare di come un piccolo imprenditore del Nord Est trovi delocalizzare a Belmonte molto problematico, soprattutto se chiedi un prestito agli sciacalli bancari giudo-plutocrati-europeisti; ma soprattutto Otello, il negro di Venezia, storia di una giovane veneziana che si innamora di un immigrato violento senza ascoltare il padre e diventa vittima di femminicidio: molto educativo. Sorprendentemente, I Malavoglia passano l’esame come storia di migranti economici che prendono il largo su una carretta del mare e fanno la fine che meritano. La Coscienza di Zeno, in quanto storia di uno che vuole smettere di fumare a Trieste è ritenuto innocuo, salubre e soprattutto impossibile. Infine, allo scopo di evitare sterili polemiche, si salva per intero il Diario di Anna Frank, purché acquistato assieme al Diario di Galeazzo Mussolesi, ufficiale della X Mas nella Repubblica di Salò, dato che il diario della povera Anna è molto di parte e ci sono associazioni che strumentalizzano le tragedie per ragioni di parte politica”.
Di positivo c’è che, secondo il capo della ‘commissione’, “non è nostra intenzione bruciare libri, anche perché bruciano male e puzzano, ah ah ah, scherzo, ma renderli adatti al nostro popolo”.
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