(immagine d’archivio)

Lido di Spina. Il bar ristorante Meridiana del Lido di Spina si è visto respingere il ricorso al Tar contro il provvedimento di sospensione dell’attività per cinque giorni firmato lo scorso luglio dal questore di Ferrara per motivi di sicurezza e ordine pubblico.

Il pronunciamento del Tar, datato 18 settembre, respinge la richiesta di annullamento del provvedimento presentata dal titolare del locale “ritenendo – come si legge in una nota della Questura – privi di fondamento tutti i rilievi posti dal legale del titolare, ritenendo legittimo l’operato del questore”, così che lo stesso provvedimento resterà in vigore e il bar ristorante Meridiana dovrà scontare la chiusura dell’attività per cinque giorni alla prossima apertura.

L’ordinanza era stata firmata dal questore Capocasa sulla base degli accertamenti effettuati nel corso di un servizio della Polizia di Stato ai lidi per contrastare la somministrazione di bevande alcoliche ai minori. In quell’occasione vennero controllate tre ragazze di età compresa tra i 14 e i 16 anni che, uscite dall’area esterna del locale, stavano sorseggiando i drink appena acquistati senza che il cassiere e successivamente il barista avessero chiesto loro il documento di identità per verificarne la maggiore età.

Il personale della Squadra Amministrativa della Questura, nell’attesa della pronuncia del Tar sul ricorso presentato subito dal titolare del Meridiana, ha proseguito gli accertamenti “individuando – spiegano dalla Questura – altri episodi in cui in modo indiscriminato avveniva la somministrazione di bevande alcoliche a minori, pertanto sono stati notificati alla titolare del locale la contestazione di 9 sanzioni amministrative di circa 3.000 euro per plurime somministrazioni ad altrettanti minori di anni 18 nel corso del mese di luglio”.

“La particolare attenzione alla somministrazione e vendita di alcolici – commenta il questore Capocasa – tende a salvaguardare e tutelare la salute e l’incolumità dei minori, nonché l’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini, e il ricorso all’applicazione del provvedimento della sospensione temporanea dell’attività è finalizzata a prevenire la commissione di ulteriori violazioni. Sono sempre più numerosi i giovanissimi che fanno uso di sostanze stupefacenti e alcoliche e si comincia sempre prima. Il tossicodipendente e alcoldipendente non sono liberi: sono schiavi dei loro vizi e non riescono ad avere una vita normale, in famiglia e con gli amici. È necessario, oltre ad una sistematica attività di controllo sul “campo”, promuovere campagne di sensibilizzazione come quella che la Polizia di Stato ha intrapreso, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Ferrara, realizzando un opuscolo informativo in diecimila copie per informare i giovani sulle conseguenze dell’abuso di alcol e stupefacenti”.