Ostellato. A una decina di giorni di distanza dalla rapina in casa messa a segno lo scorso 13 agosto in via Argine Mezzano a Ostellato, è stata recuperata dai carabinieri la cassaforte rubata e abbandonata in un fossato delle campagne ostellatesi. Un bottino di armi che a quanto pare non ha fatto gola ai banditi che, dopo aver forzato la cassaforte, non hanno toccato i due vecchi fucili da caccia, con relative munizioni, custoditi all’interno.
Facciamo un passo indietro, a quel pomeriggio del 13 agosto. Attorno alle 15 una banda di malviventi, passando da una finestra, ha fatto irruzione in una casa isolata, in aperta campagna, dove abita un anziano di 86 anni che in quel momento si stava concedendo un pisolino pomeridiano.
I ladri, almeno tre secondo quanto ricostruito dall’Arma, lo hanno chiuso a chiave in camera per poter agire indisturbati, rubando l’armadio blindato dove erano regolarmente detenuti due fucili da caccia e le cartucce, per poi scappare in auto facendo perdere le proprie tracce.
L’anziano ha lanciato l’allarme appena si è alzato e ha scoperto di essere stato ‘imprigionato’ nella sua stanza. Sul posto sono intervenute le pattuglie dei carabinieri che hanno avviato le indagini. Arrivate a una svolta importante nel tardo pomeriggio di lunedì 24 agosto, quando un agricoltore della zona di Ostellato ha rinvenuto, all’interno di un fossato, la cassaforte forzata contenente le due armi.
I primi riscontri confermano che si tratta della cassaforte oggetto di rapina del 13 agosto e abbandonata a qualche chilometro di distanza da dove è avvenuto il colpo. Apparentemente sembra che non manchi nulla: i malviventi, che erano riusciti ad aprire il ‘forziere’, erano probabilmente interessati a denaro e preziosi ma, appena scoperto il bottino difficile da ricettare, hanno abbandonato la cassaforte e proseguito la fuga.
Sono in corso i rilievi tecnico-scientifici del personale specializzato del Reparto Operativo dell’Arma per individuare eventuali impronte e tracce di Dna e risalire all’identità dei banditi che hanno preso di mira l’abitazione dell’anziano, un ex cacciatore che aveva voluto tenere i fucili (ancora funzionanti) per ricordo.
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