Spal
11 Agosto 2020
Tanti i giocatori dall'ingaggio insostenibile. Si ripartirà da Vicari, Missiroli e Floccari. Atteso a giorni l'annuncio di Marino nuovo allenatore

La Spal si prepara alla B, Mattioli: “Costruiremo una squadra importante”

di Redazione | 6 min

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Tantissima carne al fuoco in quella che, di fatto, è la conferenza stampa che mette una pietra sopra all’ultima disgraziata annata della Spal e imposta le nuove linee guida per quella che sarà il campionato di B 2020-21.

In attesa di ufficializzare Pasquale Marino sulla panchina spallina, tutto lo ‘stato maggiore’ biancoazzurro non si è sottratto alla richiesta di affrontare temi legati al passato, presente e futuro di questa Spal che sarà ancora in mano alla famiglia Colombarini.

“Non vedevo l’ora che la stagione finisse come magari anche molti dei tifosi – esordisce Simone Colombarini – perché da tempo stiamo preparando la nuova stagione. Noi ci siamo e vogliamo continuare con il medesimo impegno sperando di ripercorrere il cammino passato per lasciarci alle spalle il più velocemente possibile quest’annata. Sul ‘paracadute’ preciso: sembra che si diventi tutti ricchi ma è uno strumento per affrontare le forti perdite che ci saranno. Ad esempio si passa dagli oltre trenta milioni di diritti televisivi della A ai tre, quattro della B. Il primo anno in questa categoria per una squadra retrocessa è pesante e tante squadre che lo incassano non riescono a tornare subito su”.

Parola poi al presidente Walter Mattioli che commenta amaro gli ultimi mesi di campionato: “Ci era stato richiesto di rispondere a tante domande che in molti si sono posti. Chiudiamo un anno non fortunato e dove sono stati commessi errori. Ne abbiamo viste un po’ di tutti i colori e vogliamo parlare di futuro. Siamo amareggiati per come abbiamo finito questo campionato, ma pensiamo anche in positivo perché la Spal ha un’organizzazione di Serie A. Qualcuno è andato via ma sono arrivati elementi altrettanto capaci, dispiace solo non aver potuto proseguire con le giovanili anche se è arrivata la soddisfazione per la promozione della Primavera. Costruiremo una prima squadra importante che possa ambire a stare nei primi posti della classifica”.

Il dg Andrea Gazzoli poi ribadisce la centralità dell’equilibrio di bilancio e dei tifosi: “La Spal rappresenta un progetto sportivo, economico e sociale. In questi cinque anni è stato fatto un percorso incredibile, ora dobbiamo affrontare un percorso di sostenibilità e di maggior ordinarietà. La B ha regole ben precise di fair play finanziario e non possiamo fare cose particolari, ringraziamo tifosi e sponsor. Fare calcio senza tifosi nel lungo periodo è impossibile anche se nel breve ci si abitua a tutto ma dal punto di vista della ‘piazza’ i tifosi sono essenziali per noi”.

Zamuner a ruota libera. Con la nuova stagione sempre più vicina, sarà inevitabile una profondissima ristrutturazione della rosa spallina, che dovrà liberarsi dei tanti ingaggi non compatibili con la serie cadetta. Ancora prima però andrà ufficializzato il nuovo allenatore e il dg Zamuner si sbilancia in proposito: “Marino è un profilo che ci piace, in settimana saremo più precisi”.

Capitolo cessioni: “La Lazio è forte su Fares, ci sono movimenti intorno a Valoti. Non vorremmo privarci di giocatori forti, ma il mercato ci porterà anche a questo e, uscito qualche giocatore, ragioneremo sulle entrate. Su Valoti e altri ci sono Torino, Cagliari, Benevento e Crotone. Dobbiamo cedere chi ha un ingaggio troppo alto per la categoria”.

Diversi sono anche i giocatori che non avrebbero problemi a restare: “Disponibilità a rimanere ce l’hanno data tra gli altri Vicari, D’Alessandro, Di Francesco, Missiroli, Tomovic e Salamon. C’è anche chi vuole provare a restare in A come Berisha e Bonifazi ma visto che sono tutti giocatori nostri le società devono per forza passare da noi”.

Si ripartirà naturalmente anche da Sergio Floccari: “Il fatto di dover alleggerire il monte ingaggi condiziona le idee che abbiamo per sostituire i vari Valoti, Bonifazi e Fares. Per i primi di settembre vorrei avere gran parte della rosa formata. Floccari è un giocatore che tecnicamente vogliamo tenere e gli verrà fatta una proposta. Lasciamo andare coloro a cui scade il contratto per avviare un nuovo ciclo e ricreare entusiasmo, a Ferrara deve venire gente che si affezioni al pubblico ed alla maglia”.

Zamuner non dimentica poi coloro che sono rientati dai vari prestiti: “Saranno valutati dall’allenatore anche i vari Dickmann, Esposito e Mazzocco. Paloschi rimarrebbe a Ferrara per giocare da protagonista, ha un ingaggio significativo mentre Murgia vorrebbe rimanere in A. Tunjov lo consideriamo per la prima squadra mentre Viviani andrebbe rimesso in pista dopo due anni negativi in prestito. Tornerà anche Jankovic”.

Destino diametralmente opposto poi per Castro e Strefezza: “Castro è uno di quei giocatori che rientra nella casistica del contratto non sostenibile, Strefezza lo riteniamo un giocatore forte e la nostra volontà è quella di tenerlo”.

C’è già la data per il ritrovo: “Ipotizziamo il 20 agosto come giorno nel quale riunirci, dove ci saranno i primi test e poi qualche giorno dopo sempre a Ferrara ci sarà la ripresa degli allenamenti”.

Mattioli rilancia la Spal. Innumerevoli anche i temi via via affrontati dal presidente biancoazzurro, che non ha nascosto la delusione per il finale di campionato ma nel contempo è pronto con la sua carica a guidare la Spal a nuovi successi: “Il periodo del Covid è stato particolare, ci siamo fermati e non è stato facile. Non ero molto d’accordo sul ricominciare il campionato, ma abbiamo seguito tutte il indicazioni che ci sono state date. Sul finale di campionato hanno inciso le partite contro Cagliari e Milan, la squadra si è demoralizzata ma mai avremmo pensato ad un finale del genere. Ho spiegato ai ragazzi che volevo massima dignità in campo per onorare quanto fatto in questi anni e purtroppo non è successo. È stato quasi un tradimento perché non mi aspettavo queste partite da loro e nell’ultima gara tanto ero arrabbiato che non li ho fatti giocare con la maglia biancoazzurra”.

Mattioli affronta anche la scelta legata a Luigi Di Biagio ed il successivo addio di Davide Vagnati: “Di Biagio è stata una decisione di Vagnati, dopo la vittoria a Bergamo le successive tre sconfitte ci hanno indotto a cambiare. Volevamo un cambiamento per risolvere il problema e Vagnati ci ha proposto Di Biagio per vari motivi. Sapete quanto sono legato a Davide per cui è stata un po’ una sorpresa il suo addio. Lui mi ha chiesto di andare data la sua ambizione e la proposta interessante del Torino, l’ho lasciato andare data la sua richiesta ufficiale”. Quando Di Biagio è arrivato ci era veramente piaciuto, rimane un ottimo allenatore e la squadra stessa non può avere così poco valore. È successo qualcosa di particolare e mi dispiace, siamo sempre stati vicini ad allenatore e squadra”.

Non manca un riferimento a Leonardo Semplici, ancora a libro paga della Spal: “Ha delle richieste, lo ritengo un ottimo mister e senz’altro troverà una squadra. Se a lui posso imputare qualcosa è che l’anno scorso quando siamo partiti non era più il Semplici che conoscevo, mi è dispiaciuto per come è finita e non meritava l’esonero”.

È anche tempo di guardare al futuro: “Le nuove maglie sono pronte e ad inizio settembre le presenteremo. Sugli abbonamenti abbiamo già impostato gli eventuali prezzi per la B, poi se li potremo fare ancora non lo sappiamo. Abbiamo bloccato già cinque o sei giocatori, aspettiamo solo l’allenatore”.

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