Spal. Bassoli rinnova fino a giugno 2025
La Spal ha comunicato di aver prolungato il rapporto sportivo con il difensore Alessandro Bassoli fino al 30 giugno 2025
La Spal ha comunicato di aver prolungato il rapporto sportivo con il difensore Alessandro Bassoli fino al 30 giugno 2025
Dopo le parole del direttore tecnico Filippo Fusco, che aveva parlato di "visioni diverse" con Joe Tacopina, dagli Stati Uniti, arrivano la replica e i chiarimenti del presidente biancazzurro
Finisce tra gli applausi degli oltre cento tifosi giunti in Sardegna la stagione dei biancazzurri, capaci di trovare la quarta vittoria consecutiva in campionato
Chiude con quattro vittorie consecutive e un solo punto di distanza dai playoff Mimmo Di Carlo il suo ritorno sulla panchina spallina. Con lui la squadra è nettamente cresciuta: "Basta vedere il ruolino di marcia"
La vittoria per 1-4 che vede la Spal terminare la stagione contro l'Olbia ha messo soprattutto in luce i due fantasisti. Si conferma il momento positivo di Zilli
(foto di Isabella Gandolfi)
di Andrea Mainardi
E via un’altra. Poco a poco il supplizio biancoazzurro si avvia verso il termine e, archiviata anche questa uscita, ne mancano soltanto tre per porre fine ad un campionato sempre più da film horror.
E dire che per mezz’ora c’è stata anche partita con lo stacco imperioso di Cerri capace di replicare al vantaggio romanista siglato da Kalinic dopo uno svarione di Letica e Vicari. Il portiere croato dimostra di non essere certamente in serata e poco prima dell’intervallo viene trafitto ancora dal sinistro potente di Perez, caparbio nello strappare il pallone in area dai piedi di un incommentabile Reca.
Nel secondo tempo poi la Spal di fatto non si presenta in campo affondando ancora sotto i colpi di Kolarov (ancora malissimo Letica) e due volte addirittura Bruno Peres, ultimamente più famoso per l’assonanza con una nota marca di birra che per le sue prestazioni calcistiche. Questo dovrebbe già dare l’idea di quanto si è visto sul prato dell ‘Mazza’.
Nel mezzo entrano Petagna e Di Francesco i quali non si fanno mancare il canonico gol sbagliato a testa, mentre nel finale Zaniolo mette la ciliegina sulla torta della Roma. Il suo infatti è un grandissimo gol dopo aver saltato quattro uomini spedendo poi il pallone nel ‘sette’ col mancino. L’arbitro Manganiello ha infine il buongusto di non concedere recupero.
Nonostante il destino ormai segnato della Spal, data la roboante sconfitta non è detto che non possano esserci ulteriori ribaltoni con la posizione di Di Biagio in discussione nelle prossime ore.
Spal-Roma 1-6 (1-2)
Marcatori: 10′ Kalinic (R), 24′ Cerri (S), 38′ Perez (R), 47′ Kolarov (R), 52′, 75′ Bruno Peres (R), 90′ Zaniolo (R).
Spal (4-3-3): Letica; Tomovic, Vicari, Felipe, Sala (dal 6′ Reca); Dabo, Valdifiori (dall’81’ Tunjov), Murgia; D’Alessandro (dal 58′ Di Francesco), Cerri (dal 58′ Petagna), Strefezza (dall’81’ Cuellar). A disp.: Thiam, Meneghetti, Cionek, Missiroli, Di Francesco, Petagna, Bonifazi, Salamon, Fares, Cuellar, Tunjov. All.: Luigi Di Biagio.
Roma (3-4-2-1): Lopez; Mancini (dal 55′ Villar), Smalling, Kolarov; Bruno Peres, Cristante, Diawara (dal 55′ Cetin), Spinazzola (dal 46′ Zappacosta); Pellegrini (dal 55′ Zaniolo), Perez (dal 78′ Kluivert); Kalinic. A disp.: Cardinali, Cerantola, Perotti, Dzeko, Veretout, Pastore, Mkhitaryan. All.: Paulo Fonseca.
Arbitro: Manganiello della sezione di Pinerolo.
Assistenti: Tegoni-Santoro.
Quarto assistente: Volpi.
VAR e AVAR: Abisso-Manganelli.
Ammoniti: Strefezza (S).
Espulsi: Bonifazi (S) dalla panchina all’85’.
Possesso palla: 42%-58%.
Tiri (in porta): 9(4)-13(9).
Angoli: 3-1.
Falli commessi (subiti): 10(11)-11(10).
Fuorigioco: 3-2.
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