Attualità
14 Aprile 2020
Donazione di 10.000 euro attraverso l’autotassazione dei sacerdoti e dell’arcivescovo

A Cona messa a porte chiuse

di Redazione | 2 min

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Il vescovo Gian Carlo Perego ha scelto di manifestare la propria vicinanza alle persone ricoverate, ai loro cari e al personale anche presiedendo a porte chiuse, ieri mattina, 13 aprile, la messa nella cappella dell’Ospedale di Cona insieme a don Pertile, cappellano del nosocomio.

Nell’omelia mons. Perego ha riflettuto su come “l’angelo, che annuncia la risurrezione alle donne, oggi ci ricorda che il Signore è vivo, è tra noi. L’angelo ci ricorda questa presenza del Signore, che passa anche attraverso la vicinanza e la presenza e la prossimità di operatori sanitari, medici e infermieri”. “Ci sono momenti di paura, di sofferenza, di dolore – come quelli che ancora stiamo vivendo – che sembrano farci guardare soprattutto al Crocifisso, soprattutto in un luogo come

l’Ospedale, questo ospedale. L’angelo del Signore, invece – sono ancora le sue parole -, oggi ci aiuta a guardare alla risurrezione, alla vita, alla salute, alla rinascita. E’ la speranza cristiana: non un semplice sentimento, ma una virtù, una virtù teologale, che aiuta ad attendere, a vigilare, a cercare, a incontrare il Signore per leggere ogni vicenda umana con gli occhi della fede”.

“L’Ospedale è il luogo dove si sperimenta la grande speranza, che passa attraverso la prossimità e la cura, ma anche il dolore delle persone, ha proseguito. L’Ospedale è la casa della speranza, è la nostra casa (…). La risurrezione crea fraternità, condivisione, è fonte e forma della speranza: questo tempo che stiamo vivendo chiede a ciascuno di noi di vincere la paura per annunciare la risurrezione. Cristo risorto è la nostra speranza. Auguro ai medici, infermieri, a tutto il personale, ai malati di questo Ospedale, delle case della salute e agli anziani delle case di riposo e delle case famiglia di non avere paura a sentire e vivere la speranza che la Pasqua ogni anno, anche quest’anno in maniera particolare, ci regala“.

La vicinanza della Chiesa locale si è concretizzata in questi giorni anche attraverso la donazione da parte del vescovo e dai sacerdoti, della somma di 10mila euro, grazie ad una autotassazione del proprio stipendio.

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