Ferrara perde uno dei suoi cervelli più conosciuti. È morto all’età di 82 anni Arturo Colamussi e lascia un vuoto nel campo della scienza, dell’industria, della cultura e dello sport.
Colamussi era nato a Ferrara il 29 aprile del 1937 e si era laureato nel 1960 in Ingegneria, specializzazione in Industria meccanica.
Quello di Colamussi era un nome molto conosciuto in ambito nazionale per alcune scoperte di rilievo. Libero docente di Controlli Automatici presso la facoltà di ingegneria dell´Università di Bologna, oltre all’invenzione di pannelli di gomma contro l’erosione delle spiagge, l’ingegnere ferrarese era molto conosciuto per aver dato vita a un filtro antiparticolato per gli autobus a combustione Diesel, sperimentato successivamente in varie province e adottato come sperimentazione dall’Arpae. Sulla base dei suoi studi era nato nel 2003/2004 il Progetto Blu, finanziato dalla Regione Emilia-Romagna.
Proprio il filtro antiparticolato era stato brevettato dall’azienda che aveva contribuito a fondare nel 1967, la Vortex Hydra di Fossalta, attiva nella progettazione, costruzione e montaggio di macchine ed impianti per la produzione di componenti per l’edilizia e di parti elettromeccaniche per il settore delle opere idrauliche (grandi valvole per impianti idroelettrici, dighe, conche di navigazione). Circa 15 anni fa aveva poi venduto le sue quote dell’azienda, che aveva filiali in Gran Bretagna, Cina, Brasile ed Australia.
Colamussi aveva collaborato anche alla fase preliminare del Mose di Venezia, senza risparmiare critiche al progetto della paratoie mobili per contrastare l`acqua alta. Secondo l’ingegnere ferrarese la scelta della disposizione del Mose non garantiva una stabilità adeguata e rendeva necessario utilizzare un complesso sistema di controllo attivo che avrebbe comportato un consistente consumo di energia e il rischio di comportamento instabile in casi di avarie. Critiche che oggigiorno si rivelano estremamente efficaci.
Colamussi non era indifferente a quanto accadeva nella sua città, e destò diversi spunti e riflessioni il suo intervento, datato 2011, in difesa dell’ospedale cittadino che a suo parere doveva rimanere in corso Giovecca, per fare di Cona invece la sede di un centro di ricerca interfacoltà in collaborazione con Ingegneria, Fisica, Chimica. Informatica, ecc.
Ma l’ingegnere inventore è stato anche un amante del volo e della fotografia aerea. Quest’ultima passione lo aveva portato a una attività di fotografia aerea con l’intento di realizzare un nuovo tipo di descrizione del territorio. Da questa passione derivarono diverse pubblicazioni.
Il primo volume realizzato è Il Delta del Po Guida aerofotografica del territorio (2005) ispirato dai numerosi voli sul Delta con la finalità di documentare vari progetti idraulici. Di seguito è venuto Il Molise (2006) regione abitata da parenti ed amici e trascurata invece sotto il profilo turistico.
Infine nel 2007 il volume Isole della Laguna di Venezia realizzato per illustrare efficacemente un territorio visibile solamente dall’alto. Seguono La Romagna (2008), Navigando nel Delta del Po (2009), ed infine Terre e Luci del Nord Adriatico (2011).
L’amore per il volo rischiò di costargli anche la vita. Nel giugno del 2007 precipitò con l’elicottero che stava guidando nel Delta, salvandosi per miracolo.
Colamussi lascia la moglie Ippolita e i cinque figli Mario, Francesca, Letizia, Vittorio e Anna. I funerali si terranno oggi, lunedì 27, alle ore 16, in Certosa a Ferrara.
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