Argenta. Bocciato il ricorso per il riconteggio delle schede elettorali avanzato dal candidato a sindaco Ottavio Curtarello, capogruppo della Lega, ma sostenuto anche da Fratelli d’Italia, Forza Italia ed Argenta Rinnovamento. Una notizia questa accolta con soddisfazione dal sindaco Andrea Baldini che, al tempo, si aggiudicò la poltrona di primo cittadino con uno storico e minimo scarto di voti: solo 35 schede in più rispetto al suo avversario politico.
“Pochi o molti che siano i voti di differenza – commenta Baldini – questa è la democrazia. Dal 10 giugno scorso io sono il sindaco di Argenta. La mia giunta è al lavoro, così come il Consiglio comunale”. Poi prendendo a prestito una frase di suoi simpatizzanti chiosa: “Hanno perso allora e ora vogliono perdere una seconda volta”.
Resta intanto l’amaro in bocca sul fronte opposto, dove però non sarebbe detta l’ultima parola. La mossa del ricorso ha tenuto come in scacco entrambe le parti in causa sulla scacchiera. E ora, se da una parte ha fatto tirare appunto un liberatorio sospiro di sollievo, dall’altra invece non sono infatti convinti delle motivazioni addotte dalla sentenza. E, carte alla mano, si dicono pronti a dare di nuovo battaglia per passare sotto la lente d’ingrandimento quanto è successo ai seggi: verbali, scrutini, preferenze, espressione di voto.
“Non mi fermerò qui – tuona deciso Curtarello – proporrò appello al Consiglio di Stato. Lo devo agli argentani che ci hanno votato, che credono in noi e che ci fermano per strada e ai nostri banchetti della domenica. I presupposti ci sono tutti – spiega l’esponente del Carroccio e delle altre forze politiche della coalizione di centro destra -, il Tar infatti ha riconosciuto esservi state durante le operazioni di voto e di scrutinio delle irregolarità formali proprio in relazioni alle suddette operazioni e in seggi specifici, e di questo i miei legali ne avevano dato contezza già nel ricorso introduttivo. Non è stato però concesso il riconteggio delle schede e non sono state tenute in considerazione neanche le nostre memorie e deduzioni successive e di questo sono molto sorpreso. Rispetto la sentenza perché ho piena fiducia nell’operato dei giudici, ma il sindaco Baldini e la sua giunta non possono ancora esultare: c’è ancora il secondo grado e non avendo concesso il riconteggio, non è dato sapere di preciso quale e di quanto sia lo scarto oltre al fatto che la sua è una vittoria risicata a dimostrazione del fatto che le cose ad Argenta sono cambiate. Noi della Lega di Argenta andiamo avanti, crediamo in quello che stiamo facendo e la gente è con noi. Siamo orgogliosi di essere riusciti a scardinare una consuetudine di voto che vigeva ad Argenta dal dopoguerra”.
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