Ferrara Summer Festival, c’è Benson Boone per l’apertura
Il Ferrara Summer Festival aprirà la quinta edizione con il fenomeno pop rock del momento Benson Boone, sul palco il prossimo 20 giugno
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"Per la prima volta abbiamo una presidente del Consiglio donna che avrebbe potuto dimostrare di essere una donna attenta ai diritti delle donne e invece si sta dimostrando tutt'altra cosa". Così Ilaria Baraldi, portavoce delle Donne Democratiche di Ferrara, durante la Festa della Liberazione organizzata dal Pd
Dopo “La buona novella” con Neri Marcorè, il regista Giorgio Gallione torna al Teatro Comunale Claudio Abbado di Ferrara, nuovamente in sodalizio con un altro grande attore della scena italiana: Claudio Bisio. Fino a domenica 18 aprile, infatti, sono in scena con “La mia vita raccontata male”
Nell'ambito delle manifestazioni del 79° anniversario del 25 aprile, lunedì 29 aprile, alle ore 18, nella sala conferenze dell'Istituto di Storia Contemporanea, vicolo S. Spirito 11, verrà proiettato il film-documentario di Liliana Cavani "La donna nella...
Il 30 aprile il Jazz Club Ferrara, in collaborazione con il Gruppo dei 10, Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara e Endas Emilia-Romagna dedica la Giornata internazionale del Jazz Unesco a un pezzo di storia del jazz a Ferrara
‘La scuola delle mogli’ di Molière, nella bella traduzione di Cesare Garboli e con Arturo Cirillo nel doppio ruolo di regista e attore nelle vesti del protagonista Arnolfo, va in scena al Teatro Comunale di Ferrara il 19 novembre alle 21 e il 20 novembre alle 15.
Con lui saranno impegnati Valentina Picello, nelle vesti di Agnese, fanciulla innocente allevata da Arnolfo; Rosario Giglio, nel doppio ruolo di Crisaldo, amico di Arnolfo e di Alain, servo di Arnolfo; Marta Pizzigallo nei panni di Georgette, serva di Arnolfo e Giacomo Vigentini, nel ruolo di Orazio, innamorato di Agnese, e Un notaio. Le scene sono di Dario Gessati e i costumi di Gianluca Falaschi.
Accolto con grande successo e consensi di critica, a proposito del testo Arturo Cirillo ha dichiarato: «La scuola delle mogli è una commedia sapiente e di sorprendente maturità: vi si respira un’amarezza ed una modernità come solo negli ultimi testi Molière riuscirà a trovare. Vi è la gioia e il dolore della vita, il teatro comico e quello tragico, come in Shakespeare. Il tutto avviene in un piccolo mondo con pochi personaggi». Arnolfo è un parvenu, si fa chiamare Signor del Ramo per darsi quel tono e quella posizione che i natali non gli hanno assicurato, ha disprezzo per i cornuti e tiene nella massima considerazione la fedeltà coniugale (della donna verso il marito, naturalmente). Accoglie, così, non per caritatevole compassione ma per interesse personale, la richiesta di una povera contadina e ne prende in carico la figlia. La fa allevare in un convento, tutta ricami, preghiere e sottomissione, zero istruzione. Agnese cresce ignara della sua condizione di cavia umana: l’esperimento consiste nel creare la moglie perfetta, culturalmente e socialmente inferiore al futuro marito, cui dovrà ogni cosa. Il caso, però, interviene e conduce Orazio, giovane di belle speranze, sotto la finestra di Agnese, fille mal gardée da due gretti servi-carcerieri dall’accento vagamente campano. La commedia procede con i tipici e prevedibili equivoci del genere comico-borghese fino al lieto fine da manuale.
Una commedia alla Plauto insomma che nasconde uno dei testi più moderni, contraddittori ed inquieti sul desiderio e sull’amore. Dove si dice che la natura dà maggiore felicità che non le regole sociali, che gli uomini si sono imposti. Dove il cuore senza saperlo insegna molto di più di qualsiasi scuola. Dove Molière riesce a guardarsi senza pietismo, senza assolversi, ma anzi rappresentandosi come il più colpevole di tutti, ma forse anche il più innamorato, riuscendo ancora una volta a farci ridere di noi stessi, delle nostre debolezze ed incompiutezze, della miseria di essere uomini.
Biglietti da 8 a 32 euro. Info e prenotazioni: biglietteria tel. 0532 202675 – www.teatrocomunaleferrara.it
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