Spettacoli
29 Aprile 2024
Martedì 30 aprile sarà anche occasione per l'assegnazione della borsa di studio dedicata ad Emanuele Rossi, socio fondatore del Jazz Club e a lungo vicepresidente dello stesso

Giornata internazionale del Jazz al Torrione: una serata per ripercorrere 50 anni del jazz a Ferrara

di Redazione | 5 min

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Il 30 aprile il Jazz Club Ferrara, in collaborazione con il Gruppo dei 10, Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara e Endas Emilia-Romagna dedica la Giornata internazionale del Jazz Unesco a un pezzo di storia del jazz a Ferrara, tra ricordi e aneddoti degli ultimi 50 anni, partendo dalle prestigiose stagioni in Teatro Comunale, per arrivare ai 25 anni di Torrione.

La serata sarà anche occasione per l’assegnazione della borsa di studio dedicata ad Emanuele Rossi, socio fondatore del Jazz Club e a lungo vicepresidente dello stesso.

In occasione della Giornata Internazionale del Jazz, un’apertura straordinaria dedicata alla storia e alle prospettive del jazz a Ferrara, tra ricordi e aneddoti di un percorso cinquantennale, fatto di festival, rassegne, prestigiose stagioni in Teatro Comunale e 25 anni di Torrione. Il tutto sarà arricchito dalle performance della Roaring Twenties Jazz Band, a rappresentare le origini del jazz estense, del Wilko Trio, che ne incarna l’attualità, e degli allievi del Conservatorio di Ferrara, protagonisti degli sviluppi futuri. Nel corso della serata sarà assegnata la borsa di studio Emanuele Rossi “Bravò” dedicata al socio fondatore e a lungo vicepresidente del Jazz Club Ferrara, che per oltre quarant’anni si è impegnato nella promozione e diffusione della sua grande passione: la musica jazz. Grazie al contributo di ENDAS e del Club Amici Miei, l’attribuzione della borsa di studio permetterà a due giovani musicisti del Conservatorio di Ferrara di partecipare nel mese di agosto ai seminari di alta specializzazione della prestigiosa accademia Siena Jazz.

La storia del jazz a Ferrara e della sua diffusione è fatta di pochi, costanti volti. Uno di questi è Alessandro Mistri. Oggi direttore artistico del Gruppo dei 10, Mistri ha sempre seguito con grande interesse e coinvolgimento il mondo della musica afroamericana. Un coinvolgimento che ha radici già nell’esperienza di Radio Ferrara Centrale, una delle prime radio libere italiane, per la quale Mistri ha curato, negli anni Settanta, una trasmissione incentrata sul jazz: Non sparate sul pianista. Ed è sempre negli anni Settanta, in particolare nel 1977, che è nato il Jazz Club Ferrara, sotto il nome di Circolo Amici del Jazz. Tra i suoi fondatori? Sempre Alessandro Mistri, che fino al 2006 ha contribuito a costruire una piccola-grande nicchia musicale, spostatasi già dalla fine degli anni Novanta al Torrione di San Giovanni, all’accesso di corso Porta Mare, dove ancora ha sede. Quel primo nucleo di appassionati contava altri personaggi, quali Franco Esposito, Gino Neri, Federico Garberoglio, Pasquale Piganti, Glauco Farinella, Toto Delicato, Franco Bilancioni, Sergio Formignani, Giordano Ronchini, Augusto Mantovani, Franco Mantovani, lo stesso Emanuele Rossi e Giordano Balboni, vera punta di diamante del circolo, per le sue doti musicali, le sue conoscenze e la capacità organizzativa. Da non dimenticare, poi, presidenti come Andrea Veronese, Jimmy Villotti, Lola Bonora… Nel 1978 si è formata anche la Roaring Twenties Jazz Band, che nonostante la prematura scomparsa del leader, ancora oggi, si esibisce e raccoglie meritati successi. Le difficoltà del Circolo Amici del Jazz sono state tante, ma le soddisfazioni non sono venute meno. Su tutte, quella di portare per la prima volta in Italia Art Pepper, nell’edizione del 1980 di Incontri Jazz Comacchio. Come dimenticare, poi, il party in onore di Ferrara organizzato nel mitico teatro di New York, dopo il gemellaggio con la Carnegie Hall. In quegli anni, tutti i grandi nomi del jazz mondiale sono arrivati a Ferrara: Dexter Gordon, João Gilberto, George Benson, Wynton Marsalis, Elvin Jones, Miles Davis, Dizzy Gillespie, Chet Baker ecc. Nel 2006, passati trent’anni al servizio del Jazz Club, Mistri decide di lasciare il testimone alla squadra nata attorno alla fortunata esperienza del Torrione. E dopo quattro anni di riposo, dopo aver prodotto il quarto disco dell’etichetta indipendente Blue Tower (da lui costruita e diretta), con alcuni amici fonda il Gruppo dei 10. Lo statuto dell’associazione, che dal 2010 offre al pubblico una rassegna di eventi intitolata Tutte le Direzioni, parla chiaro: si tratta di “dieci amici, stanchi di sopportare il progressivo e inarrestabile imbarbarimento degli attuali modelli socio-culturali” e che, pertanto, decidono di “reagire”. Nel corso di 14 anni di attività, dopo quasi 500 appuntamenti culturali e musicali tenendo la barra dritta sul jazz, ma senza dimenticare altri generi, come il cantautorato italiano o la musica sudamericana, e altre forme culturali, come l’arte, la letteratura, il giornalismo –, è il momento di tirare le somme, di incontrare vecchie conoscenze, di proporre, in un’unica serata, un riassunto della storia jazzistica locale. Ovviamente, insieme al Jazz Club di Ferrara, che dal 2006 non ha certo terminato le sue attività, consolidandosi ed affermandosi progressivamente come una delle più apprezzate realtà del panorama nazionale ed europeo.

Ogni anno “Ferrara in Jazz”, dai primi di ottobre ai primi di maggio, propone ca. 100 concerti, jam session, masterclass, mostre, eventi benefici e le residenze artistiche della Tower Jazz Composers Orchestra (la big band stabile del Torrione) presentando più di 500 musicisti internazionali (molti dei quali insigniti del Grammy award) nazionali e locali. La Stagione 23/24 ha tagliato il traguardo delle 25 edizioni grazie alla qualità delle quali il Jazz Club Ferrara è citato dal magazine americano Down Beat tra le “Great Jazz Venues”, è plurivincitore, in qualità di miglior jazz club italiano nei referendum dei lettori della rivista Jazz It e nel 2023 è stato premiato miglior jazz club dello stivale dalla Federazione del Jazz italiano. Da cinque anni il Torrione è anche sede delle lezioni, dei workshop e dei concerti facenti capo al Dipartimento Jazz del Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara, connotandosi non solo come luogo performativo, ma anche come spazio di formazione e didattica.

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