Politica
12 Novembre 2019
Il deputato Pd Rizzo Nervo: “Michele Lecci chiama il cane Rommel e scherza su immigrati e nazismo”

La cittadinanza onoraria a Liliana Segre incompatibile con il portavoce del sindaco

di Redazione | 3 min

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“Se il tuo portavoce è un Führer…”. Ha intitolato così Luca Rizzo Nervo, deputato Pd eletto nel collegio dell’Emilia-Romagna, un post su Facebook in cui scopre che il portavoce di Alan Fabbri, Michele Lecci, ha chiamato il suo cane Rommel (“come il noto gerarca nazista, a lungo fra i preferiti di Hitler”) e gli ha dedicato anche una pagina social ad hoc, chiamata “Rommel – il Dobermann”.

Rizzo Nervo cita anche alcune frasi scritte nella pagina amministrata dallo stesso Lecci, con tanto di cellulare per contattare il suo fedele amico a quattro zampe: Rommel compare nella parte del nazista “che un giorno fa lo «scatto del gerarca perfetto», un altro «insieme al suo Führer Michele Lecci passeggia lungo il confine murato della città», un altro giorno «trascorre il tempo a catturare inglesi», la sera poi è «spesso impegnato in ronde nella pericolosa Zona Stazione fatta di ombre nere in bici» (persone di pelle nera n.d.r.) che se si avvicinano, «per curiosità e per scrupolo un braccio glielo stacco. Non ce l’ho con i neri, sia chiaro, è solo che non sono riesco a vederli ed il loro odore mi ricorda quello dei gatti in via dei frutteti». Quando si arrabbia, poi, Rommel «neutralizza l’invasore, con fulmineo siegen licht», messo già in campo nella Mosa per l’attacco a Parigi, tale per cui solo l’intervento del suo Führer consente al malcapitato di «fuggire graziando la sua pelle marcia»”.

E tutto questo mentre venerdì scorso, ricorda il parlamentare, “nella democratica Ferrara il sindaco Alan Fabbri, esponente della Lega, annuncia la (bella) volontà di dare la cittadinanza onoraria di Ferrara, una delle città simbolo dell’ebraismo in Italia, a Liliana Segre, a cui evidentemente i leghisti ora si sono affezionati, fra incontri privati e riconoscimenti pubblici, dopo essersi scandalosamente astenuti sulla sua proposta di istituzione di una commissione parlamentare contro l’odio, l’antisemitismo, il razzismo e la violenza”.

“Bene – prosegue Rizzo Nervo -, anche se non ho potuto non pensare ai fiumi di parole discriminatorie del vicesindaco di Ferrara, “Naomo” Lodi, contro immigrati, rom, sinti e chi più ne ha più ne metta. Pare evidente che la coerenza non sia di gran moda nell’attuale esecutivo ferrarese”.

Il riferimento è appunto alla pagina del cane di Lecci, “che forse la senatrice Segre dovrebbe sapere nell’accettare la proposta del sindaco”.

Meravigliandosi che “fra le tante ottime professionalità nel mondo della comunicazione il sindaco di Ferrara ha scelto proprio lui”, il deputato si dice “certo che queste indubbie doti letterarie abbiano persuaso il sindaco Fabbri nella scelta del suo portavoce. Vorrei essere altrettanto certo che Liliana Segre sapesse chi sono quelli che gli offrono la cittadinanza onoraria. Salvo che io non stia dando una notizia di cui il sindaco non era a conoscenza”.

A questo punto il deputato si rivolge direttamente ad Alan Fabbri, per chiedere se “ritiene compatibile l’assegnazione della cittadinanza onoraria ad una donna simbolo della Shoah e la scelta come suo portavoce di chi gioca a fare il Führer con il suo cane gerarca nazista e ad annunciare spedizioni punitive che si ispirano esplicitamente ad azioni naziste? Lo ritiene compatibile con una città democratica e con istituzioni che lei si onora di presiedere, che fanno parte di una Repubblica, nata dalla Resistenza al nazifascismo?”.

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