Attualità
9 Novembre 2019
Anaao Assomed: "Risolte molte criticità". Ma rimane il no all'integrazione sanitaria tra le due aziende

Cona, revocato lo stato di agitazione

di Redazione | 1 min

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“Di acqua si parla solo quando accadono i disastri. Quello che spesso non fa l’uomo è programmare interventi necessari e quanto mai urgenti”. Così Stefano Calderoni, presidente del Consorzio Bonifica pianura di Ferrara, sulla gestione delle risorse idriche nel territorio estense. “Ecco cosa dovrebbe fare un bravo sindaco: pianificare una strategia in grado di risolvere problemi futuri”

Spara fra la folla, panico in centro a Ferrara

Un po' di rumore, tanto timore. Ha seminato il panico fra le persone presenti in zona un giovane che, per motivi ancora da chiarire, ha esploso un colpo di pistola in centro a Ferrara, in via Garibaldi all'angolo con piazza Sacrati. Si trattava di una pistola scacciacani, come si scoprirà successivamente, che non ha colpito nessuno ma che ha comunque terrorizzato numerosi passanti

Revoca dello stato di agitazione, ma ferma contrarietà all’integrazione sanitaria tra le due aziende. È quanto annunciato da Anaao Assomed (Associazione Nazionale Aiuti Assistenti Ospedalieri-Medici Dirigenti) dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Cona in una breve lettera indirizzata ai dirigenti del Sant’Anna e all’amministrazione comunale.

“Revochiamo lo stato di agitazione da lunedì 11 novembre perché molte delle criticità che abbiamo denunciato sono state risolte” spiegano il consigliere nazionale Pierluigi Api e il segretario aziendale Lucio Tresivani che avevano proclamato lo stato di agitazione dal 1° luglio a causa dei “gravi problemi  riscontrati al Pronto Soccorso e Medicina d’Urgenza, regolamento Emergenza Medica dipartimentale (punti guardia, pronta disponibilità, etc.), i posti letto aggiuntivi e l’area radiologica, oltre alla necessità di stabilizzare i precari, denunciando inoltre condizioni di lavoro disagiate e eccessivi carichi di lavoro (ore di straordinario e ferie non godute)”.

“Rimane invece inalterata la nostra posizione di netta contrarietà all’integrazione sanitaria tra le due aziende, che abbiamo esplicitato sin dal 2016, mediante ricorsi alla magistratura e documenti/denuncia inviati alle autorità competenti – specifica l’associazione sindacale -. Noi riteniamo che l’integrazione sanitaria possa provocare ripercussioni negative sulla sanità ferrarese e, a nostro avviso, l’attuale situazione ne è una prova”.

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