Politica
4 Novembre 2019
Polemica sul post di Soffritti (FdI): "Non lo dico da razzista ma riconosco il successo del Made in Italy"

Mercato a Cona? Sì, ma solo per gli italiani

Il consigliere di FdI Federico Soffritti
di Redazione | 2 min

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“Con estrema soddisfazione possiamo dire che per il momento gli operatori presenti sono tutti italiani”. La soddisfazione viene da Federico Soffritti, consigliere comunale di Fratelli d’Italia, e riguarda la presenza di bancarelle solamente italiane al nuovo mercato settimanale di Cona.

Un “dettaglio di rilevanza significativa” che lo stesso consigliere ha messo in luce sui social, scatenando le critiche di alcuni utenti che hanno trovato il post “discriminante”.

“Visto la forte richiesta di un mercato settimanale da parte dei residenti per rivalutare il territorio e creare un sevizio fatto da piccole imprese, concomitante con la promessa fatta dalla nostra amministrazione in campagna elettorale, in pochi mesi ci siamo attivati con collaborazione dell’associazione di categoria Anva Confesercenti – scrive Soffritti -. Il mercato in questione offrirà settimanalmente nella giornata del martedì un’ampia scelta di merceologie corrispondenti alla richiesta e auspichiamo che possa diventare un punto di aggregazione per il paese. Dettaglio di rilevanza significativa e con estrema soddisfazione possiamo dire che per il momento gli operatori presenti sono tutti italiani. Dalla parola ai fatti”.

Non mancano le critiche sul messaggio conclusivo, considerato da più parti discriminatorio, a cui il consigliere FdI ha “atteso prima di rispondere perché volevo capire se sto sognando oppure alcuni individui non sanno che cosa sta succedendo in Italia”.

“Confesercenti nazionale calcola come già siano 32mila i negozi che hanno chiuso dal 2011 rispetto alle aperture – spiega -. Un minimo di 100.000 persone a casa e che nel 2019 spariranno altre 5000 aziende commerciali al ritmo di 14 al giorno. In Italia ormai è consolidato nel commercio aprono quasi esclusivamente aziende cinesi, pakistane, etc etc, ma pochissime sono italiane”.

“Non lo dico da razzista ma riconosco solo il dato di fatto – commenta Soffritti -. Alla luce della nascita di un mercato “Made in Italy” fatto da aziende italiane in una frazione cittadina, in via sperimentale, che darà un servizio alla comunità è un successo. Sono semplicemente orgoglioso di questo. È un successo che nulla a che vedere con il razzismo, è una semplice dimostrazione che ancora ci sono imprese italiane che si mettono in gioco”.

Soffritti ricorda “ai benpensanti che il settore che ha dato più lavoro e che ha pagato le conseguenze maggiori con l’inserimento imposto dallo stato di extracomunitari è stato il commercio proprio grazie alla legge Bersani, dl 114/98, che tolse tutte le barriere d’ingresso al settore lasciandole però per tutti gli altri mestieri. Auspico personalmente che sia un successo per il nostro territorio e che sia un segnale per altre sperimentazioni future”.

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