Politica
4 Novembre 2019
Il leader di Italia Viva elogia il progetto pilota dell'azienda di Jolanda per l'agricoltura sostenibile in Africa: "Ci stanno provando sul serio"

Renzi vuole aiutare i migranti ‘a casa loro’ con Bonifiche Ferraresi

di Redazione | 2 min

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Matteo Renzi insieme a Federico Vecchioni durante la visita a Bonifiche Ferraresi

“L’unico modo per gestire l’immigrazione è investire in Africa. Farlo come europei, non lasciarlo fare ai cinesi. Aiutarli a casa loro, si direbbe con uno slogan”. Parola di Matteo Renzi, senatore di Italia Viva, che si riappropria ancora del motto propriamente leghista per plaudere all’iniziativa avanzata da Bonifiche Ferraresi, Eni e Coldiretti che “ci stanno provando sul serio: bravi!”.

L’elogio dell’ex premier, che aveva già avuto modo di conoscere da vicino l’azienda di Jolanda di Savoia in una visita istituzionale datata aprile 2017, è tutto per il Progetto Africa, che vede in prima linea proprio Bonifiche Ferraresi insieme a Eni e Coldiretti per creare agricoltura ed economia sostenibile nel continente nero.

Il progetto pilota parte dal Ghana che con il cosiddetto Progetto Ghana, in collaborazione con il governo locale, intende creare uno sviluppo duraturo in aree particolarmente depresse del Paese attraverso la realizzazione di un centro di formazione per lo sviluppo agricolo e di realtà imprenditoriali in cui inserire successivamente le risorse formate.

Gli studenti, a cui verrebbe assegnata un’indennità giornaliera per il periodo di formazione, con obbligo di frequenza, verrebbero quindi inseriti in un tessuto imprenditoriale legato alle attività agricole, da estendere poi in altri Paesi dell’Africa sub-sahariana. Un obiettivo ambizioso inserito nell’accordo di cooperazione firmato lo scorso ottobre dall’amministratore delegato di Bf Spa Federico Vecchioni, dall’ad di Eni Claudio Descalzi e dal presidente di Coldiretti Ettore Prandini,

Se l’avvio di “progetti di sviluppo delle economie locali attraverso l’applicazione di tecniche agricole innovative e sostenibili nel pieno rispetto degli ecosistemi di riferimento”, questo il testo della presentazione ufficiale, aveva già ricevuto il benestare del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, ora riceve anche le lodi del fondatore di Italia Viva che aveva già definito l’azienda jolandina “un pezzo del futuro del Paese“.

D’altro canto la stessa Bonifiche Ferraresi aveva annunciato il “dovere di contribuire con le sue competenze a far divenire l’Africa un grande laboratorio per la sostenibilità e l’innovazione applicata all’agricoltura – era il discorso di Vecchioni -. La creazione di moderne filiere agricole integrate, il trasferimento alle giovani generazioni del know–how per una agricoltura sostenibile e innovativa sono tra gli obiettivi di Bf spa per il Progetto Ghana, che vuole contribuire alla diminuzione delle emergenze alimentari, climatiche e all’endemica mancanza di lavoro e di futuro che ancora oggi affligge una parte del Paese”. “Aiutiamoli a casa loro”, insomma, potrebbe essere qualcosa di più di uno slogan di propaganda.

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