Sono furiosi i sindacati dopo che il prefetto Michele Campanaro ha disposto la precettazione del personale della “Coopservice soc. coop. p.a.”, istituto che ha in appalto i servizi di vigilanza presso i presìdi sanitari dell’Azienda Usl di Ferrara e dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Ferrara, in vista dello sciopero proclamato Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltuc Uil per il 1° e il 2 agosto.

La rabbia non viene diretta verso la Prefettura, bensì verso la Coopeservice e i suoi clienti: “Alcune aziende hanno avviato percorsi strumentalmente organizzati tesi a limitare l’esercizio del diritto di sciopero dei lavoratori”, affermano i segretari Maria Lisa Cavallini (Filcams), Andrea Martelli (Fisascat) e Giorgio Zattoni (Uiltucs). “Nel nostro territorio Coopservice anziché attivarsi per svolgere gli incontri previsti dalla Commissione di garanza si è organizzata, e temiamo in sinergia, con le aziende committenti, affinché il Prefetto precettasse i lavoratori, strumentalizzando il mancato accordo”.

Per i sindacati, senza mezzi termini, “si lede il diritto di sciopero”.

Le organizzazioni sindacali rilevano di essersi “rese disponibili agli incontri previsti dalla norma”, ricordando che “È pervenuta una sola richiesta da parte di Coopservice in data 15/07/2019 (per il petrolchimico) a cui è stata data risposta concordando di incontrarsi il 22/07/2019. A causa dell’assenza al tavolo dei soggetti committenti, condizione imprescindibile, non si è potuto trovare l’accordo. Si è firmato comunque un verbale d’incontro dove le organizzazioni sindacali si sono dichiarate disponibili ad un futuro incontro a condizione che al tavolo ci fossero tutte le parti obbligate per legge. Di converso – affermano ancora i sindacalisti – Coopservice anziché predisporre tale condizione, ha inviato in data 31/07/2019 alle ore 10,30 una comunicazione ai committenti (Ausl) di Ferrara che recitava testualmente: ‘prendendo atto della impossibilità di firmare un accordo sindacale congiunto come previsto dall’art.8, al fine di regolamentare ed organizzare i servizi minimi essenziali…’. In questa comunicazione vengono elencati servizi di cui le OO.SS. hanno mai ricevuto formale richiesta di incontro”.

“Nella stessa comunicazione – accusano ancora i sindacati – viene dato il seguente suggerimento ‘vista la possibilità che le nostre Gpg (Guardie particolari giurate, ndr) potrebbero aderire numerose all’azione di sciopero, e con ciò crearsi un problema alla collettività, Le chiediamo di valutare eventuali azioni che vorrà intraprendere, ivi compresa, se riterrà necessaria, richiedere la precettazione dei lavoratori”.

I sindacati sono talmente furiosi che annunciano contromosse pesanti: “Provvederemo a formalizzare la violazione delle procedure previste dall’art. 8 della delibera della Commissione di Garanzia che regolamenta il settore Istituti di Vigilanza e ci riserviamo successive iniziative a carattere legale (art. 28 legge 300/1970). Tale comportamento non solo lede il diritto di sciopero, ma vanifica anche gli sforzi profusi per portare a conoscenza dell’opinione pubblica il forte disagio dei lavoratori di questo comparto; anticipiamo, infine, che valuteremo le azioni più idonee per riaffermare il diritto allo sciopero e per la migliore tutela dei lavoratori coinvolti”.