Cronaca
12 Luglio 2019
Si è concluso con due patteggiamenti e cinque condanne in abbreviato il processo per il tentato omicidio di via Olimpia Morata. Via libera alle espulsioni

Agguato con machete, pene da 8 a 4 anni per gli autori

di Daniele Oppo | 2 min

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Si è concluso con due patteggiamenti e cinque condanne in abbreviato il processo per tentato omicidio per l’agguato con machete, avvenuto il 30 luglio del 2018 in via Olimpia Morata ai danni di Stephen Oboh, in un regolamento di conti tra bande rivali.

La pena più pesante è stata inflitta a Henry Harehobor, 28 anni, detto Threeman, difeso dall’avvocato Irene Costantino, condannato a 8 anni e 2 mesi. Fu l’ultimo ad essere arrestato,  raggiunto dalla Polizia in Francia, doveva aveva trovato riparo.

Cinque anni ciascuno per Glory Egbogun, detto Omomo, 26 anni,  difeso dall’avvocato Pierangela Tilli, e Kingsly Okoase, 24 anni, detto Oje, difeso dall’avvocato Milena Nappo.

I due autori più attivi dell’aggressione, ovvero Igbinosa Irabor, detto Ebo, 30 anni, e Luky Anthony Odianose, detto Ubeba, 32 anni – entrambi assistiti dall’avvocato Simona Maggiolini – se la sono cavata con pene inferiori in patteggiamento: 4 anni, 8 mesi e 20 giorni il primo, 4 anni e 10 mesi il secondo.

Abbreviato anche per Emanuel Emakhu, alias Shube e Papa Joe, 27 anni (avvocato Andrea Dozzi di Bologna), anche lui rifugiatosi in Francia nel tentativo di evitare la cattura, che è stato condannato a 4 anni 8 mesi e 20 giorni di reclusione. Infine, 4 anni e 20 giorni per Junior Musa, detto semplicemente Junior, 29 anni, difeso dall’avvocato Luigi Tampellini del foro di Forlì-Cesena.

Il giudice ha concesso il nulla osta all’espulsione una volta scontata la pena per tutti i condannati. Autori e vittima sono tutti di nazionalità nigeriana.

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