Eventi e cultura
5 Giugno 2019
L’entrate di biglietteria sostanzialmente pareggiano il costo della mostra

‘Boldini e la moda’ vista da 85mila visitatori

di Redazione | 3 min

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Domenica 2 giugno si è conclusa la mostra “Boldini e la moda”, ideata e organizzata dalla Fondazione Ferrara Arte e dalle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea del Comune di Ferrara. La rassegna e il relativo catalogo, a cura di Barbara Guidi con la collaborazione di Virginia Hill, hanno raccontato per la prima volta la storia del legame tra il pittore ferrarese, il mondo della moda e quello dell’alta società cosmopolita.

L’allestimento, firmato dallo Studio Ravalli, ha raccolto centotrenta opere tra dipinti, disegni e incisioni di Boldini e dei colleghi Degas, Manet, Sargent, Seurat, Blanche ed Helleu, oltre a meravigliosi abiti d’epoca, libri e accessori.

Il bilancio finale parla di 84.673 visitatori in 107 giorni di apertura, con una media giornaliera di 791 biglietti staccati.

L’entrate di biglietteria (1.290.505,31 auro) sostanzialmente pareggiano il costo della mostra (1.292.654,57), anche se per Ferrara Arte si tratta di un guadagno, visto che nel conto vanno considerati 170.000 euro di sponsorizzazioni e 100.000 euro di contributo richiesto alla Regione Emilia-Romagna.

Si conferma anche l’ottima riuscita delle pubblicazioni di Ferrara Arte, una delle pochissime istituzioni italiane che si avvale della propria struttura interna per editare cataloghi, libri per bambini e ragazzi, guide e strumenti didattici in sinergia con il proprio staff scientifico.

Il catalogo, ricco di autorevoli contributi, mette in luce da diverse prospettive le connessioni tra arte, moda e letteratura. Senza precedenti il successo del volume, con una media di acquisto pari a 1 copia ogni 18 visitatori per un totale di 4.983 copie vendute.

Cresce anche l’appeal social di Palazzo dei Diamanti. Il profilo Instagram conta 13.548 follower con un engagement del 4.78%. Le opere più fotografate e condivise dai visitatori sono state Cecilia Fortuny, Fuochi d’artificio (è stata anche l’opera che ha generato il maggior numero di interazioni tra i post di Palazzo dei Diamanti), la Signora in rosa (l’opera con il post più commentato), Gladys Deacon, il ritratto della Marchesa Casati e le scarpe rosse appartenute alla contessa Greffulhe. Con l’hashtag #boldinielamoda sono stati pubblicati 3.122 post. Il pubblico più ampio su questo social è nella fascia di età 25-34 anni.

Su Facebook, dall’apertura di Boldini e la moda i fan della pagina dei Diamanti sono aumentati del 10,33%, raggiungendo un totale di 56.441, di cui circa il 90% provenienti da fuori provincia. Per quanto riguarda le provenienze, le percentuali maggiori sono di utenti residenti a Ferrara, Bologna, Milano e Roma; il picco massimo giornaliero di persone che hanno visualizzato un contenuto della pagina è stato di 159.103.

Grande successo ha avuto il video della mostra che ha raggiunto 1.165.863 persone ed ha ottenuto 1.039.953 di visualizzazioni.

Il pubblico ha risposto in modo estremamente positivo alla proposta di Palazzo dei Diamanti, come confermano sia l’apprezzamento espresso sulle piattaforme social, sia nelle interviste ai visitatori nelle quali i giudizi positivi (99,11%) sono stati superiori addirittura a quelle di mostre molto amate come Courbet (98,54%) e Orlando furioso (98,78%). Particolarmente apprezzata è stata l’audioguida.

Quanto alla provenienza del pubblico: l’Emilia-Romagna, con il 53,98% dei visitatori, si conferma il principale bacino di pubblico per le mostre dei Diamanti. A seguire il Veneto con il 16,08% e, molto in crescita, la Lombardia (7,79%). Alta rispetto ad altre esposizioni la percentuale dei visitatori stranieri intervistati, pari al 3,21%. Tra di loro molti di nazionalità francese e svizzera.

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