di Davide Soattin

Nel segno delle nuova Cittadella dello Sport e della rinnovata piscina di via Bacchelli, ieri pomeriggio, insieme ai candidati al Consiglio comunale Simone Merli, Ilaria Scapoli, Andrea De Vivo e Monica Zannini, Aldo Modonesi ha definitivamente tolto i veli alle proposte del suo programma elettorale, circa la realtà sportiva ferrarese.

Un elenco di punti illustrati alla cittadinanza nella cornice del Motovelodromo Fausto Coppi, capace di toccare diversi e variegati temi, dai valori sociali a quelli legati all’importanza di praticare sport, passando per gli aspetti più concreti ed economici.

A partire dallo stanziamento di un milione di euro all’anno per impianti e palestre, che faranno da cornice al passaggio di 14 di quest’ultime dalla Provincia al controllo comunale, risolvendo così il problema delle manutenzioni non svolte, con un programma di investimenti grazie al coinvolgimento delle Esco, che permetterà di avere più efficienza energetica, utile a sistemare coperture e impianti termici e caldaie. Tutto questo, al fine di promuovere la Rete della palestre, promotrici di salute con strutture a norma e accessibili.

Una maggiore accessibilità resa possibile dall’intenzione di continuare a scontare le tariffe del 50% per le società che fanno attività sportiva giovanile (under 16) e per gli atleti over 65, oltre che confermando l’entrata gratuita alle attività sportive per cento bambini in difficoltà economica e il sostegno finanziario alle attività del Comitato Paralimpico Italiano.

Ma non solo. Le idee di Modonesi infatti, oltre che ad agevolare concretamente la vita degli sportivi ferraresi, tenderanno a semplificare le procedure per chi invece organizza eventi e manifestazioni, senza trascurare la valorizzazione di istruttori qualificati.

Per rendere possibile ciò, nel primo caso, l’Ufficio Sport diventerà lo Sportello unico, in modo tale da avere meno costi e consentire percorsi autorizzativi certi e rapidi, mentre nel secondo, verranno attivate collaborazioni con Unife e il corso di Scienze Motorie, che permetteranno di usufruire di laureati e laureandi attraverso tirocini curriculari nelle scuole primarie, creando anche sbocchi d’impiego all’interno di questo mondo. Inoltre, i corsi e le strutture che impiegheranno istruttori qualificati potranno godere di percorsi privilegiati per contributi e sostegno organizzativo.

In poche parole, l’obiettivo di Modonesi e compagni sarà quello di trasformare Ferrara in una città di sport per lo sport. Un impegnativo traguardo da raggiungere, che passerà anche dalla necessità di far crescere gli eventi cittadini, fino a trasformarli in punti di riferimento nazionali, sulla scia della Ferrara Marathon o della Gran Fondo del Po.

Senza dimenticare il binomio vincente tra turismo ed economia che, a detta del candidato sindaco, dovrà portare la città a ospitare un evento di spessore all’anno, seguendo il successo e la visibilità fornite dalla partenza di tappa del Giro d’Italia della passata edizione, che a Ferrara ha portato numerosi appassionati e turisti.

Appassionati e turisti che potranno godere di percorsi per ciclisti, con mappa e segnaletica adeguata, e di più aree sportive polivalenti nei quartieri e nelle frazioni, sulla falsa riga di diversi interventi che hanno interessato Villa Fulvia e piazzale Giordano Bruno. Protagoniste saranno anche le Mura cittadine, più illuminate con luci a led, servizi per i podisti (bagni, spogliatoi e docce all’ex Pesa di via Barriera) e maggiori palestre all’aperto, come quella di Porta degli Angeli.

Infine, insieme alle aperture della nuova sede del canottaggio in Darsena e dei rinnovati servizi e attività all’Ippodromo, rese possibili grazie al coinvolgimento delle società sportive e dei privati, sfruttando “un ragionamento di sinergia stile Paolo Mazza” – come racconta lo stesso Modonesi – si interverrà sul Palasport, nel tentativo di ristrutturare e rilanciare l’impianto una volta per tutte.