“Con la recente e drammatica morte di overdose di un mio coetaneo, terzo episodio di decesso di un giovane a causa della droga nei tempi recenti, si riaffaccia un problema di grande gravità sociale come quello della tossicodipendenza”: queste la parole del consigliere comunale di Fratelli d’Italia Alessandro Balboni, dopo il drammatico decesso per sospetta overdose di un ragazzo di 27 anni nella propria abitazione.

Secondo Balboni, che ha depositato un’interrogazione in Comune per chiedere azioni contro l’abbandono di siringhe usate nella città, “sono necessarie e urgenti opere di prevenzione tra i più giovani e al contempo un forte contrasto verso mafie e organizzazioni criminali che gestiscono il traffico di stupefacenti. È allarmante notare la continua e costante diminuzione dell’età media dei consumatori e per questo è indispensabile il dialogo con le famiglie, le scuole e le associazioni virtuosamente attive nel settore”.

Balboni spiega che “Recentemente, in qualità di consigliere comunale, ho ricevuto diverse segnalazioni di cittadini che lamentano l’aumento di siringhe usate e abbandonate in zone residenziali della città. È necessario riaprire ragionamenti e mettere in atto investimenti pubblici in attività di contrasto alla tossicodipendenza, anche se purtroppo il mio emendamento al Bilancio che voleva mettere in campo 10mila euro per tale scopo fu bocciato da questa maggioranza. Inoltre, perché la macchinetta per il ritiro sicuro delle siringhe usate, una volta presente presso la farmacia comunale di Porta Mare, ora non è più presente? Come esponente di Fratelli d’Italia prometto massima attenzione a tale tema e una forte lotta alle tossicodipendenze se a maggio i ferraresi vorranno darci la loro fiducia”.

Concetti sottolineati anche nell’interpellanza depositata in Comune, in cui Balboni chiede al sindaco Tagliani e agli assessori della giunta se “al fine di ridurre i rischi socio sanitari dell’abbandono di siringhe usate ritengano opportuno attivarsi per rendere nuovamente funzionante il raccoglitore automatico dei suddetti presidi medico-chirurgici presso la Farmacia Comunale di Porta Mare ed eventualmente estendere tale servizio in altre zone critiche della città”.