Gli inquirenti continuano a lavorare per dare un’identità certa al cadavere ritrovato sabato mattina nel sottomura di via Caldirolo . “Nei prossimi giorni, gia da domani – spiega il procuratore capo Andrea Garau – verranno dati gli incarichi per il Dna e per svolgere gli accertamenti medico legali”.
L’esame del Dna servirà per confermare con certezza l’identità – che gli inquirenti (il fascicolo è in mano al pm Ombretta Volta) hanno circoscritto a una donna di circa 30 anni scomparsa da settembre, anche per via del cellulare che le è stato trovato a fianco – comparandola con campioni prelevati dai parenti e probabilmente già in possesso delle forze dell’ordine proprio a seguito delle procedure legate alla denuncia di scomparsa.
Dall’approfondimento medico legale ci si aspetta invece di avere contezza su come la donna sia deceduta: al momento non ci sono segni visibili di violenza ma le indagini procedono in ogni direzione. Non è improbabile che si sia trattato di un malore, che poi ha portato la donna a scivolare fatalmente nell’acqua che riempie il piccolo fossato quando piove, dove sono rimaste le sue ossa, in mezzo a tanti rifiuti e a una fitta vegetazione.
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